SEONG CHUN-HYANG

Shin Sang-ok

Scen.: Lim Hee-jae. F.: Lee Hyung-pyo. M.: Kim Young-hee. Scgf.: Gang Seong-beom. Mus.: Jeong Yoon-joo. Int.: Choi Eun-hee (Seong Chun-hyang), Kim Jin-kyu (Lee Mong-ryong), Do Kum-bong (Hyang-dan), Heo Chang-kang (Bang-ja), Lee Yea-chun (Byeon Hak-do), Han Eun-jin (Wolmae). Prod.: Shin Films Co., Ltd.. DCP 4K. D.: 144’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Basato su un famosissimo racconto popolare coreano, Chunhyangjeon (La storia di Chunhyang), il film narra l’amore tra la figlia di una cortigiana e il figlio di un nobile. Inizialmente rappresentata sotto forma di pansori (tradizionale spettacolo musicale coreano) nell’era Joseon, la storia è poi entrata nella letteratura popolare ed è stata adattata per lo schermo più di ogni altro racconto coreano. Ogni epoca e ogni progresso tecnologico hanno condotto alla produzione di una nuova versione cinematografica di Chunhyangjeon. Apparve la prima volta come film muto nel 1923, poi come primo talkie coreano nel 1935 e in seguito – in questo adattamento del 1961 di Shin Sang-ok – come primo film coreano a colori e in CinemaScope. Da allora c’è stata un’altra ventina di versioni, tra cui il Chunhyangjeon (Chunhyang) di Im Kwon-taek presentato al Festival di Cannes nel 2000.
Shin Sang-ok è uno dei registi più importanti dell’epoca d’oro del cinema coreano. Seong Chun-hyang batté tutti i record al botteghino e fu una delle tante collaborazioni con la moglie, l’attrice e diva Choi Eun-hee. Casualmente, anche un’altra coppia regista-attrice – Hong Seong-ki e Kim Ji-mi – girò un film tratto dalla stessa storia, più o meno nello stesso periodo. Fu però la versione di Shin e Choi a essere considerata quella definitiva. Il film fa un uso dinamico e creativo del formato widescreen, delle luci e della colonna sonora pansori accuratamente scelta per accompagnare le scene chiave; tutte queste tecniche, insieme a una trama ben strutturata, alle magnifiche prove degli interpreti e ai momenti comici ben congegnati che danno ritmo al film, fanno di Seong Chun-hyang una testimonianza della grandezza del cinema coreano degli anni Sessanta.

Park Sunyoung

Copia proveniente da

Restaurato in 4K nel 2018 da Korean Film Archive a partire dal negativo originale 35mm e da una copia 35mm