SOLEIL ET OMBRE
Sog.: dalla novella L’Espagnole di Maria Star. F.: Frank Daniau-Johnston. M.: Nini Bonnefoy. Scgf.: Musidora. Mus.: Jacques Roques. Int.: Musidora (Juana/la straniera), Antonio Cañero (Antonio de Baena), Simone Cynthia (l’amica di Juana), Paul Vermoyal (l’antiquario), Miguel Sánchez (il segretario). Prod.: Société des Films Musidora. 35mm. L.: 891 m (incompleto, l. orig.: 1325 m). D.: 43’ a 18 f/s. Imbibito.
Scheda Film
Oggi, dopo pranzo ho parlato molto. Ho parlato molto dell’Andalusia. Come posso. Come amo fare. Come te, amore mio.
Musidora, lettera a Antonio Cañero, 31 ottobre 1922
Tratto dal racconto L’Espagnole di Maria Star, fu girato da Musidora nel 1922, ancora una volta con la collaborazione di Jacques Lasseyne. Malgrado l’iniziale riluttanza di Musidora, che con lui intratterrà una relazione personale molto ambigua, Jacques Lasseyne la affianca nei suoi primi due film e partecipa economicamente alla produzione. Soleil et ombre, considerato “assolutamente spagnolo e nello spirito spagnolo” perfino dal re Alfonso XIII, riprende la Spagna folklorica dei miti romantici pur restando ancorato alla realtà e alla Spagna contadina degli anni Venti. Un appassionato triangolo amoroso tra un torero, Antonio Cañero, e due donne (una straniera e una spagnola, entrambe interpretate da Musidora, che si abbandona felicemente alle fantasie e alla confusione). Una storia tragica e crudele sotto l’intenso sole castigliano, nella quale Musidora conferma il proprio stile cinematografico per sempre legato al paesaggio spagnolo. Il film esce nel luglio del 1922 in Spagna (nell’ambito di uno spettacolo della stessa Musidora) e nell’ottobre successivo in Francia, senza successo commerciale.
Marién Gómez Rodríguez
Soleil et ombre, prodotto dalla Société des Films Musidora, raggiungeva nel 1922 una lunghezza originale di 1325 metri. Solo due copie nitrato sono sopravvissute e sono conservate dalla Cinémathèque française. La copia più completa in bianco e nero misura 828 metri e proviene dalla distribuzione spagnola. L’elemento contiene solo una brevissima lista di personaggi e interpreti; sul positivo non sono state montate altre didascalie. Una seconda copia colorata e catalogata con il titolo The Spanish Girl è stata identificata nel 2017 alla Cinémathèque française. Questa copia sembrava riservata alla distribuzione inglese (stando alle didascalie). Tuttavia è incompleta. Le didascalie della copia inglese sono state tradotte in francese, mentre quelle trovate nella sceneggiatura cartacea conservata negli archivi Musidora della Cinémathèque française hanno permesso di colmare le lacune narrative. Non trattandosi della versione finale della sceneggiatura, essa contiene scene diverse o assenti dalle due copie 35mm. Il restauro 4K è stato eseguito mediante la scansione integrale del positivo in bianco e nero proveniente dalla versione spagnola, utilizzando la copia inglese come riferimento per il reinserimento dei colori e di due inquadrature mancanti. I caratteri tipografici dei cartelli sono stati ricreati prendendo come riferimento una copia nitrato destinata alla distribuzione francese di Pour Don Carlos.
Céline Ruivo e Rob Byrne
Restaurato in 4K nel 2019 da Cinémathèque française e San Francisco Film Festival presso i laboratori Hiventy (digitalizzazione e colour-grading) e Fontibula (restauro immagine). La copia 35mm ottenuta con il ritorno su pellicola è stata colorata direttamente sul supporto dal laboratorio Jan Ledecký