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Ella Bergmann-Michel

T. int.: . F., M.: Ella Bergmann-Michel. Prod.: Ella Bergmann-Michel per conto dell’associazione delle cucine per disoccupati di Francoforte. 35mm. L.: 171 m (l. orig.: 180 m). D.: 9‘ a 16 f/s. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Nella primavera del 1932 Ella Bergmann-Michel acquistò, su consiglio di Joris Ivens, una cinepresa portatile a molla, la Kinamo N 25. L’associazione delle cucine per i disoccupati di Francoforte diede vita a una rete che in quell’anno offrì un sostanzioso pasto caldo a circa sedicimila persone. Trovandosi a corto di mezzi decise di produrre un filmato promozionale. “La crisi mondiale del 1931 ha provocato in Germania un’ondata di povertà senza precedenti. Alla tremenda condizione psicologica della disoccupazione si aggiunge, nelle grandi città, lo spettro della fame. Una porzione di minestra viene a costare 10 pfennig. Il cibo viene ritirato presso le cucine e consumato a casa propria, in famiglia. Il costo di produzione è così basso perché l’idea di fondo del progetto delle mense è l’auto-organizzazione dei disoccupati” (“Die neue Stadt”, aprile 1932). Ella Bergmann-Michel scrisse la sceneggiatura del film e fece riprese in ventotto mense, con alcuni brevi inserti di finzione. Il corto venne proiettato nelle sale cinematografiche, a margine del film principale, o all’aperto, su uno schermo mobile costruito da Robert, il marito di Ella.

Madeleine Bernstorff

 

Lo realizzai con tre lampade da 1000W nello zaino e la piccola Kinamo (conservavo i negativi in scantinati bui o in negozi di fotografia). Il materiale girato – frutto delle osservazioni in ventotto cucine popolari in cui i disoccupati servivano diecimila litri di cibo agli altri disoccupati – fece da base per il film pubblicitario che aveva il compito di comunicare in maniera convincente la richiesta di ulteriori donazioni. La pellicola fu proiettata nelle sale come film secondario e in un cinema all’aperto nell’Hauptwache sotto la statua di Schiller. Gli incassi superarono i seicento marchi a sera.

Ella Bergmann-Michel

 

Intervista a Madeleine Bernstoff curatrice della rassegna

Copia proveniente da

Per concessione di Sünke Michel