LES AMOURS DE LA PIEUVRE

Jean Painlevé

M.: Jean Painlevé, Geneviève Hamon. DCP. D.: 13’.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Dopo La Pieuvre del 1928, nel 1957 Jean Painlevé iniziò a girare un secondo film sul mollusco, stavolta a colori, presso il Laboratoire Arago di Banyuls nei Pirenei orientali e a Roscoff in Bretagna. Le riprese di Les Amours de la pieuvre durarono dieci anni, poiché la posa e lo sviluppo delle uova dell’Octopus vulgaris possono essere osservate solo nel mese di agosto. Mentre nel muto La Pieuvre Jean Painlevé insisteva sugli aspetti plastici e statici dell’animale, qui ne evidenzia il dinamismo. Il film mostra i movimenti della piovra fuori dall’acqua, con la bassa marea e infine sott’acqua. Studia l’uso dell’apparato respiratorio come timone, il comportamento durante l’accoppiamento, la posa delle uova e infine lo sviluppo dell’embrione e la schiusa.
Per questo film Jean Painlevé chiese a Pierre Henry, pioniere della musica concreta, di comporre una partitura originale che, abbinata alla strana voce del narratore e al testo di Painlevé, risulta particolare effetto. Il commento rivela inoltre una brillante associazione di frasi letterarie e umoristiche.

Copia proveniente da

Archives Jean Painlevé

Restaurato in 2K nel 2018 da Les Documents Cinématographiques – Archives Jean Painlevé presso il laboratorio Hiventy