CANNES 68, RÉVOLUTION AU PALAIS
Int.: Philippe Résimont (voce narrante), Costa Gavras, Claude Lelouch, Milos Forman, Thierry Frémaux, Dominique Delouche, Claude Chabrol, Géraldine Chaplin, Jean-Pierre Dionnet, Philippe Rouyer. Prod.: L’Atelier d’images – Savage Film DCP. D.: 55’. Bn e Col.
Scheda Film
Le immagini d’archivio sono affascinanti: Truffaut e Godard che si appendono al sipario del Palais des Festivals per impedire una proiezione; Godard che lancia la sua formula divenuta celebre: “Io vi parlo di solidarietà agli studenti e agli operai, e voi mi parlate di carrelli e primi piani!”; Polanski che gli risponde, irritato: “Tutto quello che mi dici mi ricorda moltissimo i giorni che ho passato in Polonia in un’epoca chiamata staliniana”…
Ci sono due clan contrapposti: gli ideologi (maoisti e no) venuti da Parigi che chiedono l’interruzione del Festival di Cannes e gli autori dei titoli in concorso che vogliono mostrare le loro opere, in particolare i cechi ispirati dall’effimera primavera di Praga. Dominique Delouche dichiara, commosso: “Domani rischio di diventare famoso ma per solidarietà ritiro il mio film dal concorso. Mi piacerebbe comunque che qualcuno lo vedesse…”. Purtroppo per lui, a restare impresse sono state le immagini della gigantesca cafarnao che fu quella ventunesima edizione, bruscamente interrotta il 18 maggio 1968. Questo documentario caleidoscopico rievoca i fatti che condussero a quel gesto senza precedenti, perché “il Maggio ’68 è nato sugli scalini della Cinémathèque”. Viene rievocato l’‘affaire Langlois’, che a febbraio aveva contrapposto il mondo del cinema al ministro della cultura André Malraux. Manifestazioni violente, arretramento del governo e intervento di un giovane Cohn-Bendit che aggiorna i rivoluzionari cinefili! Peccato che la conclusione lasci così poco spazio alle conseguenze della rivoluzione al Palais per il mondo del cinema. In un prossimo episodio?
Anne Dessuant, “Telerama”
23 maggio 2018