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26/06

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NINJO KAMIFUSEN

Sadao Yamanaka

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Proiezione

Lunedì 26/06/2017
21:45

Sottotitoli

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NINJO KAMIFUSEN

Scheda Film

L’ultimo e più famoso film di Yamanaka è la storia cupa ma avvincente della vita in un quartiere popolare di Edo, rievocata con realismo e superba convinzione dagli attori dello Zenshin-za. Il film incrocia la storia di un ronin (samurai senza padrone) disilluso e alla ricerca di una posizione con il racconto di un fallito rapimento organizzato da un barbiere. I personaggi del ronin Unno e del barbiere Shinza sono magistralmente interpretati rispettivamente da Chojuro Kawarasaki e Kan’emon Nakamura. Il film mette in luce la sensibilità di Yamanaka per la composizione pittorica e la profondità di campo, nonché il suo sapiente uso del montaggio.
Liberamente ispirato a un’opera kabuki di Mokuami Kawatake, il film ne condivide il “fedele ritratto dei costumi e dell’atmosfera ‘urbani’ di Edo” (Keiko McDonald). Ma la sua visione della vita quotidiana ha una sfumatura più cupa poiché descrive l’inutile lotta contro la povertà e la disperazione. Yamanaka rende più fragili e realistici i personaggi sopra le righe del dramma e incupisce ulteriormente il finale rispetto alla sceneggiatura di Mimura.
Yamanaka osserva con disincanto una società in cui i valori del bushido celebrati nei jidai-geki più tradizionali vengono abbandonati o traditi, e in cui l’emancipazione è impossibile. L’emblema di questa fosca visione è il fragile palloncino di carta che galleggia nel canale di scolo nell’ultima inquadratura del film, quasi a presagire la tragica morte del regista. Per Donald Richie questa immagine “crea un assoluto in un mondo di valori mutevoli. La vita non è più permanente né più importante di un umile palloncino di carta. La metafora si fonda su un sentimento affine alla filosofia dell’haiku. Il suo messaggio è chiaro”.
Sadao Yamanaka (1909-1938) fu il più grande maestro del jidai-geki della seconda metà degli anni Trenta. La sua carriera durò appena sei anni, durante i quali però realizzò oltre venti film. Purtroppo solo tre si sono conservati integralmente, e tuttavia illustrano appieno la poesia, il realismo e l’intelligenza del regista. Poco dopo aver girato Ninjo kamifusen, Yamanaka fu arruolato nell’esercito e mandato in Cina, dove morì un anno dopo in un ospedale da campo. Ma scrivendo le sue ‘ultime volontà’ nell’anno della morte, ebbe il tempo di celebrare il proprio capolavoro. “Se Ninjo kamifusen dovesse essere l’ultimo film di Sadao Yamanaka, mi sentirei un po’ addolorato. Ma non è il dolore di un perdente”.

Alexander Jacoby e Johan Nordström

Cast and Credits

Sog.: liberamente ispirato all’opera kabuki Kamiyui Shinza (Shinza il barbiere) di Mokuami Kawatake. Scen.: Shintaro Mimura. F.: Akira Mimura. M.: Koichi Iwashita. Scgf.: Kazuo Kubo. Mus.: Tadashi Ota. Int.: Chojuro Kawarasaki (Matajuro Unno), Tsuruzo Nakamura (Genko), Kan’emon Nakamura (Shinza), Choemon Bando (Yabuichi), Rakusaburo Ichikawa (Yakichi), Kikunosuke Ichikawa (Kanekichi), Sukezo Suketakaya (Chobei), Kosaburo Tachibana (Sanzaemon Mori), Kikunojo Segawa (Chushichi), Takako Misaki (Okoma), Shizue Yamagishi (Otaki). Prod.: Masanobu Takeyama per P.C.L. 35mm. D.: 86’. Bn.