ZÉRO DE CONDUITE

Jean Vigo

Scen., M.: Jean Vigo. F.: Boris Kaufman. Scgf.: Jean Vigo, Henri Storck, Boris Kaufman. Mus.: Maurice Jaubert. Int.: Jean Dasté (sorvegliante Huguet), Robert Le Flon (sorvegliante Pète-Sec), du Verron (sorvegliante generale Bec-de-Gaz), Delphin (rettore del collegio), Louis Lefebvre (Caussat), Gilbert Pruchon (Colin), Coco Goldstein (Bruel), Gérard de Bédarieux (Tabard), Léon Larive (il professore di chimica). Prod.: J.L. Nounez per Argui-Films, Gaumont-Franco-Film-Aubert. DCP. D.: 44’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La copia originaria della versione restaurata nel 2017 è quella della Cineteca Italiana di Milano, ricavata dal negativo, datata 1933 e fatta avere da Henri Langlois a Luigi Comencini nel 1947. La versione è più lunga rispetto al negativo camera utilizzato per il montaggio del film uscito nel 1945 e per le copie finora conosciute. Risulta che le due versioni risalgano al medesimo anno, ma che quella conservata presso la Cineteca Italiana sia anteriore.
L’esistenza di due versioni simultanee di un film non era un fatto eccezionale. Per quali ragioni esistono nel caso presente? È possibile che la versione abbia superato il metraggio (1200 m) stabilito dal contratto tra il produttore Nounez e GFFA. O che, dopo le prime deludenti reazioni, Vigo, tra l’unità d’azione e l’unità stilistica “abbia optato per la seconda soluzione, riservandosi la facoltà di aggiungere, se necessario, alcune didascalie esplicative” (Paulo Emilio Sales Gomes). In definitiva, nella copia corrispondente al negativo, risultano attenuate o tagliate alcune scene ‘censurabili’: il sorvegliante Pète-Sec, inquadrato sotto forma di ombra cinese, che si pratica un’iniezione prima di dormire (tagliato nella versione nota finora), il professore di chimica che sputa nel fazzoletto (nella versione conosciuta si sentiva solo il rumore), la sua mano che accarezza quella di Tabard (abbreviato), ecc.
Infine va sottolineato lo spostamento di un episodio, quello del sonnambulo, ora re-integrato nel contesto notturno del dormitorio e collegato ad altre brevi scene: prosecuzione della preparazione della rivolta; punizione di un ‘delatore’; il sonnambulo; Tabard e Bruel che si dicono teneramente buonanotte, spiati dal sorvegliante Bec-de-Gaz.

Bernard Eisenschitz

 

La recensione su Cinefilia Ritrovata

Copia proveniente da

Restaurato in 4K nel 2017 da Gaumont con il supporto di CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée presso i laboratori L’Immagine Ritrovata e L’Image Retrouvée a partire dal negativo camera originale e da copie priginali nitrato provenienti da Cineteca Italiana