Dom
28/06
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni > 10:15
1915 / La Guerra. Corpo e anima
Mariann Lewinsky
Stephen Horne
L’esperienza dell’inizio della guerra per la gente comune di tutti i paesi coinvolti fu probabilmente simile a quella che fanno Rigadin, sua moglie e i loro spensierati vicini: una bomba esplode nel loro giardinetto, e il mondo va in fiamme. La guerra trasforma in nemici paesi separati solo da un confine. Ma forse qualcuno ha mai scelto da che parte dello steccato nascere, o in quale esercito essere reclutato per uccidere e morire?
La guerra, naturalmente, cambia il cinema. Abbiamo scelto di non mostrare esempi dell’inevitabile trama di vittima-innocente/barbaro-aggressore/nobile-eroe ampiamente ricorrente nei film di fiction girati durante la Prima guerra mondiale, in quanto abbiamo una grande quantità di documentari da scoprire, testimoni diretti, tanto più commoventi e necessari proprio perché oggettivi e ‘distanti’. Gli archivi dell’esercito francese (ECPAD) conservano oltre 2000 film del periodo 1915-1919, alcuni girati dal Service de Santé, la maggior parte filmati dagli operatori della Section cinématographique de l’Armée (SCA). Numerosi registi, tra i quali Alfred Machin e il fotografo e filmmaker franco-tunisino Albert Samama Chikly, lavorano per la SCA durante gli anni della guerra.
Il conflitto trasforma i documenti in monumenti ed è l’occasione da cui prende vita uno dei primissimi archivi cinematografici pubblici, l’Imperial War Museum. Tristemente, sembra che ancor oggi essa resti il miglior argomento per convincere le pubbliche istituzioni della necessità di conservare i film, ben più di qualsiasi motivazione culturale (che raramente funziona per ottenere fondi) – come ben dimostra il successo del progetto EFG WWI.
Nel 1915 Sacha Guitry ha la luminosa idea di filmare i più grandi artisti e intellettuali francesi viventi consegnando alla posterità le loro immagini in movimento. Poiché non ha mai girato un film, chiede aiuto a Charles Pathé, che mette Ferdinand Zecca a sovrintendere l’impresa. Poi, dagli appunti manoscritti di Zecca su Ceux de chez nous, scopriamo che Guitry aveva pensato il film come una risposta nazionalista a un “odioso atto di propaganda”, un manifesto antifrancese firmato dagli intellettuali tedeschi – e proviamo come un moto di fastidio. Zecca parla anche di una sequenza finale del film, oggi perduta, che mostra “M. Pathé con me mentre esamina il film che gli presento”. Sopravvive lo sfocato ingrandimento di un’inquadratura.
Mariann Lewinsky
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con traduzione simultanea in cuffia
Modalità di ingresso
EN DECAUVILLE JUSQU’À DOUAUMONT
LE CHAMPAGNE DE RIGADIN
COMMOTIONNÉS AU VAL-DE-GRÂCE
Didascalie inglesi e francesi
CEUX DE CHEZ NOUS
UNE SÉANCE DE VACCINATION ANTITYPHOÏDIQUE AU LABORATOIRE DU VAL-DE-GRÂCE
Didascalie francesi
TABLEAUX VIVANTS 1914-1918
Didascalie francesi e olandesi
LOVE, SPEED AND THRILLS
Didascalie inglesi
Se ti piace questo, ti suggeriamo anche:
14:30
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni
LES VAMPIRES EPISODES 1 ET 2
LES VAMPIRES EPISODES 1 ET 2
Manuela Padoan e Ariane Toscan du Plantier (Gaumont)
Stephen Horne
16:00
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni
IL FUOCO
IL FUOCO
Giovanni Lasi
Gabriel Thibaudeau
09:00
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni
LES VAMPIRES EPISODE 3: LE CRYPTOGRAMME ROUGE
LES VAMPIRES EPISODE 3: LE CRYPTOGRAMME ROUGE
Donald Sosin