KÉT LÁNY AZ UTCÁN

André De Toth

Sog.: Rezsö Török, Tamás Emöd; Scen.: André De Toth; F.: Károly Vass; Mo.: Zoltán Kerényi; Scgf.: Márton Vincze; Co.: Gizella Langermann; Mu.: Szabolcs Fényes; Su.: István Lázár; Int.: Bella Bordy (Torma Vica), Mária Tasnádi Fekete (Kártély Gyöngyi), Piroska Vaszary (Pletyus), Gyula Csortos (Filc Bácsi), Andor Ajtay (Csiszár István), Károly Kovács (Lali), György Dénes (Võlegény), László Földényi, Piri Ádám, Vali Rácz, Lajos Köpeczi Boócz; Prod.: Béla Lévay per Hunnia Filmgyár / Photophon film Kft.; Pri. pro.: 4 ottobre 1939

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

André De Toth era un grande regista, a cui dobbiamo alcune opere straordinarie (che risalgono al periodo ungherese) e molti capolavori. Lottò per realizzare film ambiziosi e si rifiutò di lavorare sotto contratto per gli studios, rivelando così un raro amore per la libertà […] Un giorno, durante una proiezione di Round Midnight, De Toth mi disse: “Mi hai fatto piangere. Ed è dura piangere quando si ha un occhio solo”. Mi confortava e mi incoraggiava. Non usava mai parole amare, non avrebbe mai detto qualcosa come “Il cinema era migliore quando io facevo film”. Era ancora curioso, di ampie vedute; si batté per l’American Cinémathèque sull’Hollywood Boulevard […] “Siamo come passeggeri in viaggio a tutta velocità sulle autostrade della comunicazione” scrisse. “È la stessa strada dal 1895, è solo resa più scivolosa dal sudore e dal sangue, e ha più crepe: ciascuna di queste è un sogno infranto. Questi ultimi cent’anni sono stati terribili, ma ce ne siamo goduti ogni singolo minuto. Finché sopravviverà questa febbre, questo amore per il cinema, nulla cambierà mai”. Sui suoi set era appeso un grande cartello: “I drammi dovrebbero accadere davanti alla macchina da presa, non dietro”, e un altro che recitava: “La tecnologia non sostituirà mai il cervello e l’intelligenza”.

Bertrand Tavernie

Restaurato dalla Cineteca di Bologna e World Cinema Foundation presso il Laboratorio L’Immagine Ritrovata a partire dal negativo camera originale 35mm e dai negativi suono nitrato conservati presso il Magyar Nemzeti Filmarchivum. Il restauro digitale ha prodotto un nuovo negativo 35mm.