MEIN HERZ SCHLÄGT BLAU

Jutta Hercher, Maria Hemmleb

F., M.: Jutta Hercher, Maria Hemmleb. Mus.: Ernst Bechert. Prod.: Jutta Hercher per Westdeutscher Rundfunk. DCP. D.: 30‘. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Questo ritratto di Ella Bergmann-Michel, arricchito da foto, spezzoni di film, disegni e collage, collega il suo lavoro artistico all’impegno nel cinema come strumento di riforma sociale, racconta dei suoi collage grotteschi, fortemente influenzati dalla scienza e dalla tecnica, delle sue aspirazioni pacifiste, degli esperimenti fotografici utilizzati poi dall’artista come studi preparatori per i corti, dell’Arbeitsgemeinschaft Film e del cineforum da lei diretto. Il documentario si apre con l’immagine di in un edificio abbandonato, il Schmelzmühle, che fu sede del ‘museo locale d’arte moderna’ e punto d’incontro tra artisti e appassionati e in cui durante il nazismo Ella Bergmann-Michel e la sua famiglia si ritirarono ‘sott’acqua’. Ci sono le voci di personaggi vicini all’artista, come il dadaista Kurt Schwitters, nonché il figlio, Hans Michel, e ovviamente quella della stessa protagonista: “La nostra vita è astratta, mentre la pittura è di nuovo concreta. Eppure, chissà, se il mondo tornerà concreto dovremo di nuovo dipingere astratto”.

Madeleine Bernstorff

 

Intervista a Madeleine Bernstoff curatrice della rassegna

Copia proveniente da

Per concessione di Jutta Hercher