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Biblioteca Renzo Renzi

Renato Casaro, pittore di cinema

Illustratore dell’immaginario cinematografico, Renato Casaro nasce a Treviso nel 1935. Durante gli anni della scuola è molto attratto, a differenza dei suoi coetanei, dalla magica arte dei cartelloni pubblicitari esposti per attirare il pubblico. Comincia così il suo percorso artistico, inizialmente come autodidatta, cercando di riprodurre opere di grandi artisti come Norman Rockwell e Angelo Cesselon.
Dopo la scuola diventa apprendista litografo presso la gloriosa tipografia Zoppelli e già durante questo periodo di formazione riceve i primi incarichi per la decorazione della facciata del locale Cinema Garibaldi, creando monumentali cartelloni.
Inviato a Roma per assolvere al servizio militare, decide che la Mecca dell’industria europea del cinema sarà la sua città. Per un anno è impiegato come illustratore presso lo Studio Favalli, allora la più grande agenzia romana di pubblicità cinematografica, e a 21 anni, con pochi soldi e molto entusiasmo, apre uno studio e diventa uno dei più giovani creativi e illustratori italiani. Realizza due bozzetti per la riedizione del film di Allan Dwan Iwo Jima, deserto di fuoco (1949) e il suo primo manifesto è del 1956, per Due occhi azzurri di Gustav Ucicky. Viene subito travolto dall’ondata dei colossal italiani e dei western all’italiana e alla fine degli anni Cinquanta è già ben inserito e conosciuto nell’ambiente. Il film Per un pugno di dollari di Sergio Leone diventa un successo mondiale e il manifesto di Casaro con Clint Eastwood fa il giro del mondo.
Nel 1965 irrompe sulla scena internazionale con i suoi manifesti per La Bibbia, che viene esposto nel grande spazio pubblicitario sul Sunset Boulevard di Hollywood. Cominciano così le importanti collaborazioni con grandi registi Claude Lelouch, Francis Ford Coppola, Bernardo Bertolucci, Francesco Rosi, Percy Adlon, Sergio Leone, Luc Besson, Franco Zeffirelli, Rainer Werner Fassbinder.
Dal 1979 Casaro riceve importanti riconoscimenti, tra cui il premio per il migliore manifesto cinematografico del 1988, negli Stati Uniti. Attualmente, dopo un lungo periodo trascorso tra Spagna e Germania, vive e lavora nella sua città di origine.
Nell’esposizione a lui dedicata, dodici bozzetti originali e celebri affissi d’epoca, provenienti rispettivamente dalla collezione privata di Casaro e dall’Archivio Maurizio Baroni della Cineteca. Suggestive opere d’arte che hanno catturato e affascinato il grande pubblico.

 

 

Info

Da Venerdì 26/06/2015
A Domenica 05/07/2015