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30/06

Piazzetta Pier Paolo Pasolini > 22:15

Proiezione con lanterna a carbone. Serata di gala Velle-Murillo

La princesse aux clowns (La principessa e il clown, Francia/1924) R.: André Hugon. D.: 60’. Did. Inglesi
La Ruche merveilleuse (Francia/1905) R.: Gaston Velle. D.: 4’
Un Drame dans les airs (Francia/1904) R.: Gaston Velle. D.: 3’
Petit Jules Verne (Francia/1907) R.: Gaston Velle. D.: 7’
El iris fantastico (L’iris fantastique, Spagna/1912) R.: Segundo de Chomón. D.: 5’

Accompagnamento al piano di Donald Sosin

Ingresso libero. Prenotazione: cinetecadirezione@cineteca.bologna.it – 0512195333 (dal 26 giugno)
(In caso di pioggia, la proiezione si sposterà in Sala Mastroianni)

 

LA PRINCESSE AUX CLOWNS
Cast & Credits

Sog.: dalla pièce omonima di Jean-José Frappa. Scen.: Mary Murillo. F.: Maurice Velle, Amédée Morrin, Romain Parguel. Scgf.: Jacques-Laurent Atthalin. Mus.: Marc Delmas. Int.: Huguette Duflos (la principessa Olga), Charles de Rochefort (il clown Michaëlis e il principe Michel de Georland), Guy Favières (il re), Paul Franceschi (il partner), Louis Monfils (Dobrowsky), D’Alix (il conte Negrowsky), Magda Roche, José Durany, Engeldorff. Prod.: Etablissements Louis Aubert · 35mm. L.: 1512 m. D.: 60’ a 24 f/s. Col.

Scheda del film
La trama di questa produzione dalla bellezza sfarzosa è ambientata, per quel che vale, in una nazione europea chiamata Saronia, dove il popolo è in vena di rivoluzioni e il re teme che suo figlio (Charles de Rochefort) sia troppo distratto dalle arti per ereditare la gravosa responsabilità di governare. Il re combina un matrimonio tra il giovane e una principessa (Huguette Duflos), ma la coppia viene separata dai tumulti che travolgono la corte. È meglio non rivelare quanto avviene in seguito, poiché c’è un bel colpo di scena che coinvolge trama e personaggi. Il vero piacere di questo film esile ma incantevole risiede però nelle ambientazioni sontuose, negli splendidi costumi e nella grazia dei gesti. Maurice Velle, figlio di Gaston, collaborò alla fotografia del film, realizzato più o meno all’epoca in cui conobbe la sua compagna, la sceneggiatrice britannica Mary Murillo, tornata di recente dall’America, dove aveva ottenuto un certo successo. Pare che a Mary si debbano anche le didascalie inglesi, dato che all’epoca lavorava per il distributore britannico Stoll. Che il film fosse una sorta di affare di famiglia, lo si osserva nell’affettuosa ricostruzione di un teatro parigino, simile a quelli in cui si esibiva un tempo il padre di Velle con i suoi giochi di prestigio, e nell’allusivo riferimento a un dipinto di Mary Murillo, una firma personale assai rara per uno sceneggiatore dell’epoca. La trama presenta qualche salto logico (perché il nuovo re riesce a tornare così facilmente nel suo paese dopo la rivoluzione?), ma non importa: il film è un divertimento sfarzoso e piacevole.

Luke McKernan

 

Gaston Velle: il music hall, le féeries, i più grandi successi
Gaston Velle ci ha lasciato, oltre ai film, un documento di assoluta rarità: una filmografia autografa. Ordinata per case di produzione, la filmografia elenca cinque (delle probabili tredici) vues fantasmagoriques realizzate nel 1902 per Auguste e Louis Lumière, cinquanta delle forse sessanta créations cinématographiques girate per la Pathé frères tra il 1903 e il 1913, e sedici della trentina di film realizzati a Roma nel 1906 e 1907, durante il suo periodo di directeur artistique della Cines. Velle dà sommariamente conto dei film mancanti con indicazioni come “più altri dello stesso genere”, “e numerosi altri”, o “altri film e collaborazioni tecniche”, ed evidenzia tre principali gruppi di film: “I più grandi successi”, “I numeri di music-hall”, “I primi pochoir”.
Tra i film di music-hall del 1904 troviamo le scènes de danses et acrobatiques, con performance stellari quali la danse plastique delle Dahlias e una valse apache girata quattro anni prima che Mistinguett e Dearly facessero del numero una delle massime attrazioni del Moulin Rouge. Lo stesso Velle appare nei panni di mago in molti dei suoi film; pur se classificati come scènes à trucs et transformations, essi documentano il suo indubbio stile di attore teatrale (che forse non aveva dimenticato certi movimenti e routines del padre Joseph). E vedere il nostro eroe muoversi e sorriderci è sempre una grande gioia.
Come i numeri di danze e magia, la feérie aveva avuto una sua lunga tradizione teatrale prima di diventare un genere cinematografico. La Rose dor era stata rappresentata nel 1838 a Parigi “con le più sontuose scenografie, magnifici costumi e fontane di vera acqua”. Velle contrassegnò la sua versione del 1910 con l’asterisco che indicava “I più grandi successi”. Tra gli altri titoli contrassegnati, La Valise de Barnum, Une drame dans les airs e la deliziosa féerie La Ruche merveilleuse – ma non il suo titolo più caro al pubblico moderno, La Peine du Talion.
Si noti che i film qui elencati non saranno proiettati in un unico programma, ma in più momenti nel corso del festival – prima o dopo i lungometraggi sceneggiati da Mary Murillo. Abbiamo incluso nella selezione un bel film di Segundo de Chomón che, sulla base del catalogo Pathé e di un fotogramma assai decorativo in cui compare un’iris germanica, proponiamo di identificare con El iris fantastico (1912), cosa che lo renderebbe un tardissimo esempio di scène à truc et transformation, un genere in cui Gaston Velle eccelleva. Il film era stato precedentemente identificato come Les Tulipes (1907) di Segundo de Chomón o Le Faune (1908) di Gaston Velle, ma la descrizione del catalogo Pathé non calza e non si vede nessun tulipano nel film.

Mariann Lewinsky

LA RUCHE MERVEILLEUSE
Prod.: Pathé Frères · 35mm. L.: 70 m. D.: 4’ a 16 f/s. Colorato a mano e imbibito · Da: Fondazione Cineteca di Bologna e EYE Filmmuseum

UN DRAME DANS LES AIRS
T. copia: Ein Drama in den Wolken. Scen. Gaston Velle. Prod.: Pathé Frères · 35mm. L.: 55 m. D.: 3’ a 16 f/s. Bn e colorato a mano · Da: Filmarchiv Austria

PETIT JULES VERNE
Prod.: Pathé Frères · 35mm. L.: 118 m. D.: 7’ a 16 f/s. Pochoir · Da: CNC – Archives Françaises du Film · Restaurato nel 2012 da EYE – Filmmuseum

EL IRIS FANTASTICO
T. copia.: LIris fantastique. Scen.: Segundo de Chomón. Int.: France Mathieu. Prod.: Iberico Film (Pathé) · 35mm. L.: 91 m. D.: 5’ a 18 f/s. Pochoir· Da: EYE Filmmuseum