Mer

26/06

Auditorium DAMSLab > 17:45

SOIS BELLE ET TAIS-TOI!

Delphine Seyrig
Introducono

Babette Mangolte e Émilie Cauquy.

Info sulla
Proiezione

Mercoledì 26/06/2024
17:45

Sottotitoli

Versione originale con sottotitoli

Modalità di ingresso

Tariffe del Festival

SOIS BELLE ET TAIS-TOI!

Scheda Film

Attrice e attivista femminista, Delphine Seyrig è anche regista di vari film impegnati, girati da sola o in collaborazione. Tra questi, Sois belle et tais-toi!, dove per mezzo dell’inclusiva Portapak intervista ventitré attrici sulla loro condizione di donne di cinema (i loro ruoli e i rapporti con i produttori, i registi e le troupe). Bilancio piuttosto negativo nel 1976 per una professione che offre solo ruoli stereotipati e alienanti, i cui echi si fanno sentire ancora oggi. Che cosa fa la finzione alle donne? Seyrig e Roussopoulos sono all’avanguardia su tematiche come l’omologazione e l’obbedienza a un certo sguardo sessista, ma anche ageista e razzista. Per esplorare il campo del possibile nel 1975, dopo aver lavorato in tre film diretti da donne (Akerman, Duras, Kermadec), Seyrig si pone fuori dall’inquadratura e invita una grande varietà di attrici, molto famose (Jane Fonda) o meno, e appartenenti a diverse generazioni (Maria Schneider ha vent’anni, Maidie Norman settanta). Il questionario è un precursore del test di Bechdel (1985), metodo utilizzato per valutare le rappresentazioni e le assenze nelle opere di finzione. Girato in formato da un pollice, Sois belle et tais-toi! è un’opera video pionieristica che celebra la nascita di un medium democratico, maneggevole, economico, un formato ‘pure-play’ (indispensabile oggi sui social network): assenza di filtri, forma grezza, uno strumento ideale per dare libero sfogo alle parole e iniziare a cambiare visione. Come dice Ellen Burstyn: “Non mi piacerebbe essere un uomo perché oggi la vitalità è dalla nostra parte. Abbiamo il dono della cura, della preoccupazione, del nutrimento, della guarigione. Adesso è il pianeta che ha bisogno di essere curato e guarito. Non penso che questa attenzione possa venire dai tizi che ci hanno messe nella situazione in cui ci troviamo. Abbiamo in noi, in quanto donne, un principio di sopravvivenza che deve emergere e diventare più forte di tutto il resto. Altrimenti non ci sarà più nessun pianeta”. Oggi lo chiamiamo ecofemminismo.

Émilie Cauquy

Cast and Credits

F., M.: Carole Roussopoulos. Int.: Juliet Berto, Ellen Burstyn, Jill Clayburgh, Patti D’Arbanville, Marie Dubois, Louise Fletcher, Jane Fonda, Shirley MacLaine, Maidie Norman, Maria Schneider, Barbara Steele, Anne Wiazemsky. Prod.: Delphine Seyrig per Centre audiovisuel Simone de Beauvoir. DCP. Bn.