Mar

24/06

Cinema Jolly > 14:00

SAFAR / LA PAGA

Introducono

Vladimir Durán ed Ehsan Khoshbakht

Info sulla
Proiezione

Martedì 24/06/2025
14:00

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SAFAR

Scheda Film

Un orfano dodicenne, alla costante ricerca dei suoi potenziali genitori, intraprende un viaggio attraverso le terre desolate alla periferia di Teheran con un amico. In apparenza una fiaba per bambini, Safar è visivamente così originale da sfuggire a facili classificazioni. È allegorico, ma l’allegoria è il motore: il risultato è la densità visiva. Quando si parla di Bahram Beyzaie si parla di un labirinto di citazioni. Lungo il percorso, il film evoca diverse forme di creazione di immagini – manifesti cinematografici, peep show, fotografia – ma la ricerca di possibili genitori si trasforma in una ricerca dell’immagine primordiale da cui il film è emerso: la scalinata per Ėjzenštejn, l’architettura per Murnau, un uomo storpio per Buñuel, le ruote per John Ford. Sogno angoscioso al limite dell’incubo, il film trabocca di eccessi. Oggetti e persone si moltiplicano rapidamente, crescendo come funghi in un paesaggio talmente devastato dalla sporcizia e dall’inquinamento da trasformarsi in un grido d’allarme ecologico. Nelle zone inquinate e pericolose colme di oggetti abbandonati – vecchie porte di legno, carrozze – un paese ha scartato a un ritmo frenetico la sua storia senza sostituirla con nulla di nuovo.

 

Ehsan Khoshbakht

Cast and Credits

T. int.: The Journey. Scen,. M.: Bahram Beyzaie. F.: Mehrdad Fakhimi. Int.: Sirus Hassanpour (Ta’leh), Abbas Dastranj (Razi), Parvaneh Massoumi (donna/ madre), Khanshahri (uomo/padre), Jamshid Layegh (uomo sulla scala), Siamak Atlasi (jahel). Prod.: Kanoon – Institute for the Intellectual Development of Children and Young Adults. DCP. D.: 35’. Bn.

LA PAGA

Scheda Film

Nelle Ande colombo-venezuelane un contadino lavora la terra in condizioni di sfruttamento per garantire la sopravvivenza della sua famiglia. Suo figlio è malato, sua moglie è incinta e lui riproduce la violenza che lo circonda. Senza soldi per le cure mediche, una sera si ubriaca e viene arrestato. In carcere, in un impeto di rabbia, si ribella al capo politico del paese nell’unico modo che conosce. La paga è un’opera pionieristica del cinema sociale e politico latinoamericano, uscita nel 1962 – lo stesso anno di Barravento, il film d’esordio di Glauber Rocha – e anticipatrice di movimenti come il Terzo Cinema di Getino e Solanas. Influenzato dal neorealismo italiano e dal cinema sovietico, il film ricorre a rappresentazioni archetipiche dei personaggi e delle forze economiche che essi incarnano, ispirandosi ai ricordi d’infanzia del regista. Appena ultimato, La paga venne bollato come ‘sovversivo’ dal governo di Rómulo Betancourt, che sollevò obiezioni di natura “morale, religiosa e politica” arrivando ad accusarlo di “minacciare l’ordine costituzionale venezuelano”. La condanna ufficiale scatenò un boicottaggio che di fatto bloccò la distribuzione internazionale del film, escludendolo dai principali festival cinematografici. Il restauro è dedicato alla memoria di mia sorella Esther Durán e naturalmente di nostro padre Ciro Durán, che a partire da questo film consacrò la sua vita al cinema colombiano e latinoamericano come regista, produttore, organizzatore sindacale, interprete di istanze politiche e sociali e promotore di coproduzioni nella regione.

Vladimir Durán

Cast and Credits

Scen.: Ciro Durán. F.: Raúl Delgado. M.: J. Garrido. Int.: Alberto Alvarez, María Escalona, Luis Márquez Páez, Paco De la Riera, Luisito, Eduardo Mancera, Aníbal Rivero, Herman Lester, Rafael Vallejo. Prod.: Marcos Hernández, Rafael Uzcátegui, Marina Gil. DCP. D.: 61’. Bn.