Sab
28/06
Cinema Europa > 20:00
…HANNO CAMBIATO FACCIA
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...HANNO CAMBIATO FACCIA
Scheda Film
Seriamente, possiamo pretendere equilibrio e armonia da un film che butta nella mischia (tra gli altri) Nosferatu, Marcuse, Godard, il marchese De Sade, Freud, la pubblicità, una fabbrica di preservativi, gli hippy, l’LSD, i paesaggi nebbiosi delle Langhe e l’irresistibile Adolfo Celi? Non sarebbe buona cosa. …hanno cambiato faccia è figlio di un’epoca forse irripetibile che accoglieva con favore forme di autorialità scriteriate e trasformava la confusione in uno strumento per leggere il mondo. Oggi, guardare un film del genere è come entrare in una macchina del tempo volutamente difettosa. Corrado Farina non si fa alcun scrupolo a prendere per il bavero i classici (Bram Stoker e Murnau) per ordire un metaforone su consumismo, capitalismo e tecnologismo dei tempi suoi (e magari anche dei nostri), alternando meditazioni tortuose, galoppate nel grottesco e sprazzi di puro sberleffo. L’incontro del novello Jonathan Harker con l’incravattato imprenditore Giovanni Nosferatu (principe dei poteri occulti) diventa una sorta di lamento funebre per la morte del Sessantotto, senza piangersi troppo addosso. In un mondo che ha smarrito la bussola, capitano cose a dir poco strane. Per esempio restare a corto di benzina in un immobile villaggio di montagna e trovarsi alle prese con un’autostoppista a seno nudo sbucata dal nulla. O schivare un’orda di implacabili guardiani a bordo di Fiat 500 bianche pronti a mettere sotto le gomme gli ospiti indesiderati. O aprire il rubinetto della doccia e farsi avvolgere da messaggi pubblicitari probabilmente truffaldini che escono da altoparlanti incassati nelle pareti. E che ne dite di una partitella di golf nel giardino un po’ decrepito di villa Nosferatu? …hanno cambiato faccia ha un gusto salubre per gli stimoli imprevisti. Hai spesso l’impressione di trovarti nel posto sbagliato. Lo spiazzamento è la sua ragione d’essere. Corrado Farina, già molto attivo nei caroselli e nel documentario breve, un paio d’anni dopo questo suo esordio riuscirà a portare a compimento un secondo lungometraggio, il travagliato Baba Yaga, altra incursione polimorfa e stravagante nel finto horror dai contorni sbrindellati. Sarà il suo ultimo, ed è un peccato.
Andrea Meneghelli
Cast and Credits
Sog.: Corrado Farina. Scen.: Giulio Berruti, Corrado Farina. F.: Aiace Parolin. M.: Giulio Berruti. Scgf.: Mimmo Scavia. Mus.: Amedeo Tommasi. Int.: Adolfo Celi (Giovanni Nosferatu), Geraldine Hooper (Corinna), Giuliano Disperati (Alberto Valle), Francesca Modigliani (Laura), Rosalba Bongiovanni, Pio Buscaglione, Salvatore Cantagalli. Prod.: Filmsettanta. DCP. D.: 95’. Col.
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