Sab
22/06
Cinema Jolly > 21:30
ANASTASIA
In caso di pioggia, la proiezione sarà annullata
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ANASTASIA
Scheda Film
Tra i film più rappresentativi degli anni Cinquanta, questo impeccabile contributo di Litvak alla sua serie ‘identificazione di una donna’ è controllato nella sua grandiosità e ricco di richiami a tematiche care al regista.
Nel 1928 Bounine, un generale russo dell’Armata bianca in esilio, vuol far passare la nomade Anna per Anastasia, unica presunta superstite della famiglia dello zar. Con l’intenzione di reclamare la fortuna dei Romanov custodita nella Banca d’Inghilterra, Bounine istruisce Anna perché impersoni Anastasia ma ben presto sospetta di avere a che fare con la vera granduchessa.
Litvak lottò con la Fox per affidare il ruolo a Ingrid Bergman, che negli Stati Uniti era caduta in disgrazia dopo la scandalosa relazione con Roberto Rossellini. Ma ora che il matrimonio con Rossellini era entrato in crisi, l’interpretazione offerta da Bergman della tormentata esistenza di Anna acquisì credibilità e le valse un Oscar.
Girato prevalentemente negli inglesi Elstree Studios ma anche a Parigi, Nizza e Copenaghen per gli esterni, Anastasia è un film sulla conoscenza di sé e della storia, e sul loro intreccio. Nel suo approccio sorprendentemente moderno ricorda film più recenti come Copia conforme di Abbas Kiarostami, che mette ugualmente in scena intriganti giochi di false identità e scambi di ruolo. Il film è pervaso da una vertiginosa sensazione di ambiguità, in parte anche grazie all’impeccabile sceneggiatura di Arthur Laurents.
Colpisce una conversazione tra Bergman e Brynner dalle rispettive camere in una suite d’albergo che usa in modo squisito il CinemaScope: vediamo solo due porte ai lati opposti dell’inquadratura e il vasto spazio vuoto che le separa – il vuoto dell’identità di Anna ma anche di Bounine. Poi, magicamente, quel vuoto si colma di desiderio inespresso. Se il film mette in scena una recita che i personaggi iniziano a prendere per vera, in un finale assolutamente brillante l’Imperatrice madre annuncia che lo spettacolo è finito. Ma nel frattempo Anna e Bounine hanno già lasciato l’inquadratura/palcoscenico. Siamo rimasti soli con il nostro, di vuoto, a chiederci chi siamo davvero.
Ehsan Khoshbakht
Cast and Credits
Sog.: della pièce omonima (1952) di Marcelle Maurette nell’adattamento (1954) di Guy Bolton. Scen.: Arthur Laurents. F.: Jack Hildyard. M.: Bert Bates. Scgf.: Andrei Andrejew, Bill Andrews. Mus.: Alfred Newman. Int.: Ingrid Bergman (Anastasia/Anna Koreff/Anna Anderson), Yul Brynner (generale Bounine), Helen Hayes (imperatrice Maria Feodorovna), Akim Tamiroff (Chernov), Martita Hunt (baronessa Elena von Livenbaum), Felix Aylmer (ciambellano), Sacha Pitoeff (Petrovin), Ivan Desny (principe Paul von Haraldberg). Prod.: Buddy Adler per Twentieth Century-Fox Film Corp. 35mm. D.: 105’. Bn.
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