Sab
29/06
Cinema Europa > 21:30
OSAKA MONOGATARI
(In caso di pioggia, la proiezione sarà annullata)
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
OSAKA MONOGATARI
Scheda Film
Yoshimura era unanimemente considerato un erede di Kenji Mizoguchi e alla sua morte nel 1956 lo sostituì alla regia del suo ultimo progetto: la storia tragicomica di un contadino diventato mercante e della sua ossessione distruttiva per la ricchezza. Mizoguchi aveva collaborato con il suo sceneggiatore abituale, Yoshikata Yoda (1909-91), a un adattamento di alcuni racconti di Ihara Saikaku, il grande autore satirico del periodo Edo che aveva documentato i costumi della classe mercantile e la cui prosa aveva già fornito a Mizoguchi la trama di Saikaku ichidai onna (Vita di O-Haru, donna galante, 1952).
Yoshimura realizzò dichiaratamente il film in memoria del collega scomparso. Si può solo ipotizzare cosa avrebbe potuto fare Mizoguchi con questo materiale, ma l’asciutto senso dell’umorismo e lo stile affilato di Yoshimura sono probabilmente più in linea con la visione ironica di Saikaku rispetto alla grazia e all’eleganza di Mizoguchi. Joseph Anderson e Donald Richie scrivono che il film è “ricco di eccellenti notazioni satiriche sul nascente capitalismo” e vi vedono un attacco alla capitale commerciale del Giappone, i cui abitanti erano, come da stereotipo, notoriamente ossessionati dalla ricchezza. Però lo considerano anche un “dramma storico ricco di significato per il pubblico contemporaneo”. Senza dubbio il tema appariva particolarmente rilevante nel momento in cui il Giappone postbellico si affrettava a sposare il capitalismo di stampo occidentale.
Il critico di “Kinema Junpo” Jun Izawa lodò la capacità di Yoshimura di coinvolgere lo spettatore con “scene rapide e brillanti” strutturate con precisione, come lo straordinario incipit. Espresse invece riserve sull’evoluzione del protagonista, osservando che “assume un’esistenza indipendente, come se la mano di Yoshimura si fosse assentata”. Ciò nonostante, l’interpretazione centrale di Ganjiro Nakamura (1902-83) è decisamente uno dei punti di forza del film. Nativo di Osaka, Nakamura aveva avuto una brillante carriera nel teatro kabuki. Il declino del kabuki nel Giappone occidentale del dopoguerra lo spinse a passare al cinema e alla televisione, dove visse una seconda carriera di tutto rispetto lavorando per maestri come Akira Kurosawa, Yasujiro Ozu e Kon Ichikawa.
Alexander Jacoby e Johan Nordström
Cast and Credits
Photo © Kadokawa
[Una storia di Osaka]. T. int.: An Osaka Story. Sog.: Kenji Mizoguchi, dai racconti di Ihara Saikaku. Scen.: Yoshikata Yoda. F.: Kohei Sugiyama. Scgf.: Akira Naito. Mus.: Akira Ifukube. Int.: Ganjiro Nakamura (Jinbei), Raizo Ichikawa (Keizaburo), Kyoko Kagawa (Onatsu), Shintaro Katsu (Ichinosuke Abumiya), Michiko Ono (Takino), Narutoshi Hayashi (Yoshitaro), Tamao Nakamura (Ayagi), Aiko Mimasu (Otoku). Prod.: Daiei. 35mm. Bn.
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