YOU’RE DARN TOOTIN’
T. it.: Musica classica. F.: Floyd Jackman. M.: Richard Currier. Int.: Stan Laurel (Stan), Oliver Hardy (Ollie), Otto Lederer (direttore della banda), Agnes Steele (padrona di casa), Christian J. Frank (poliziotto), Rolfe Sedan (ubriaco), Wilson Benge (clarinettista), George Rowe. Prod.: Hal Roach per Hal Roach Studios. DCP. D.: 21’. Bn.
Scheda Film
È una questione di tempistiche, nella musica come nelle comiche. Solo che, per il buon funzionamento di queste ultime, spesso è imperativo sbagliare deliberatamente i tempi d’ingresso e d’uscita, dando un nuovo significato alla nozione di ritmo giusto. É dunque cos’altro possono fare Laurel & Hardy, rispettivamente al clarinetto e al corno, se non sabotare l’amalgama armonico dell’orchestra in cui suonano? Licenzianti e sfrattati, si trovano costretti a reinventarsi musicisti itineranti. È l’occasione per imprimere ulteriore slancio alla loro arte destrutturata, lungo le strade di una città che sembra più infida di una giungla, con tutti quei baratri che si spalancano sotto forma di tombino e quegli schiacciasassi che ti piallano lo strumento. You’re Darn Tootin’ comincia in musica e termina in danza. Seguendo le orme di The Battle of the Century (mostrato al festival dello scorso anno), un piccolo battibecco si gonfia progressivamente fino ad assumere le proporzioni di una rissa mastodontica. Il marciapiede diventa un palcoscenico dove i corpi entrano in collisione seguendo le traiettorie di una coreografia progettata e svolta con certosina precisione. A detta della The Laurel & Hardy Encyclopedia di Glenn Mitchell, è la miglior battaglia di strada messa in atto dal duo. Come valore aggiunto, riserva i passi finali a un numero di spogliarello collettivo.
Andrea Meneghelli
Restaurato nel 2024 da Blackhawk Films presso il laboratorio FPA Classics, a partire da una copia 35mm safety fine grain conservata presso Academy of Motion Pictures Arts and Sciences (Blackhawk Films Collection) e una copia 16mm della Collezione John Mirsalis. Un ringraziamento speciale a Eric Grayson e John Mirsalis