THE SCARECROW

Buster Keaton, Eddie Cline

Scen.: Buster Keaton, Eddie Cline. F.: Elgin Lessley. Int.: Buster Keaton (il contadino Buster), Sybil Seely (la figlia del fattore), Joe Keaton (il fattore), Joe Roberts (il contadino), Eddie Cline (il camionista), il cane Luke. Prod.: Joseph M. Schenck DCP. D.: 20’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Ciò che è unico in Buster Keaton, è il modo con cui innalza direttamente il burlesque alla grande forma. Si serve tuttavia di parecchi procedimenti. […] Uno di questi potrebbe essere chiamato gag-macchina. I biografi e i commentatori hanno insistito sul suo gusto delle macchine, e sulla sua affinità in questo non con il surrealismo, ma con il dadaismo: la macchina-casa, la macchina-battello, la macchina-treno, la macchina-cinema […] Se il più prezioso alleato di Keaton sono le macchine, è perché il suo personaggio le inventa, e ne fa parte, macchine ‘senza madre’ allo stesso modo di quelle di Picabia. Possono sfuggire al suo controllo, diventare assurde o esserlo fin dall’inizio, complicare ciò che è semplice: non cessano però di servire una finalità segreta più alta, insita nella parte più profonda dell’arte di Keaton. The Scarecrow, in cui la casa senza madre è composta di una sola stanza, complica ogni pezzo virtuale con un altro, ogni ingranaggio con un altro, il fornello con il grammofono, la vasca da bagno e il divano, il letto e l’organo: sono queste macchine-casa che fanno di Keaton l’architetto dadaista per eccellenza.

Gilles Deleuze, L’immagine-movimento, Ubulibri, Milano 1984

Per il restauro di The Scarecrow sono stati ispezionati e analizzati tredici elementi. Dodici di questi, provenienti dalla collezione Cohen Film Collection – archivio di Columbus, Ohio, e Library of Congress –, sono stati digitalizzati e comparati. Il negativo originale camera (due rulli) è stato utilizzato come elemento principale per il restauro e, laddove lacunoso o gravemente danneggiato, è stato integrato da altri materiali. Sono stati individuati in particolare quattro elementi per completezza e qualità dell’immagine: un controtipo negativo di seconda generazione e tre controtipi positivi safety di seconda generazione, tutti provenienti dall’archivio di Columbus.

Copia proveniente da

Restaurato nel 2018 da Cineteca di Bologna in collaborazione con Cohen Film Collection presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata