SMOG

Franco Rossi

Scen.: Pier Maria Pasinetti, Franco Rossi, Gian Domenico Giagni, Franco Brusati, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Ugo Guerra. F.: Freddy McCord. M.: Mario Serandrei. Scgf.: Aldo Capuano. Mus.: Piero Umiliani. Int.: Enrico Maria Salerno (Vittorio Ciocchetti), Annie Girardot (Gabriella), Renato Salvatori (Mario), Susan Spafford (Kathleen Flanagan), Isabella Albonico (Isabella), Len Lesser (Lelio), Joan Houseman, Peter Howard. Prod.: Goffredo Lombardo per Titanus. DCP. Bn.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Smog è il primo film italiano girato interamente negli Stati Uniti, a Los Angeles. Siamo nel  1962.  Inaugurò il Festival di Venezia e poi sparì dalla circolazione. Racconta la storia di un avvocato romano catapultato a Los Angeles, da dove ripartirà dopo quarantotto ore senza più le certezze che aveva prima di arrivare in quella specie di città del futuro. A produrlo la Titanus di Goffredo Lombardo, a dirigerlo Franco Rossi. A interpretarlo: Enrico Maria Salerno, Renato Salvatori e Annie Girardot. Le musiche di Piero Umiliani, con il grande Chet Baker. La fotografia di Freddy McCord, lo stesso di Il tesoro della Sierra madre. Per scrivere la storia di Smog Franco Rossi e lo sceneggiatore Gian Domenico Giagni raggiunsero a Los Angeles Pier Maria Pasinetti, che in quella città ci viveva. A Roma si aggiunsero in seguito altri sceneggiatori, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Ugo Guerra, Franco Brusati. Smog è fondamentalmente un film on the road. Lungo i boulevard di Los Angeles accadono le cose che gli sceneggiatori avevano visto di persona, dentro le case personaggi e situazioni che potevano stupire gli italiani di allora, quando per loro l’America era qualcosa di lontano, di irraggiungibile. Così come gli italiani da poco usciti dalla guerra, vedendo il film, si sarebbero stupiti dalle sequenze girate nell’avveniristico Inglewood Airport, nella casa di Annie Girardot con la piscina sospesa su Los Angeles o nella Judge House, un’enorme sfera trasparente, una casa che somiglia a un’astronave dove si conclude il film.
Girato con uno stile documentaristico, Smog racconta gli italiani che vivevano in quella città, il loro rapporto con i californiani, ma anche il provincialismo e la superficialità del protagonista, un tipico figlio del boom economico.
Smog è rimasto sconosciuto ai più, finora. Dopo Il gattopardo e Sodoma e Gomorra la Titanus rischiò il tracollo finanziario e dovette vendere un pacchetto di film alla MGM tra i quali anche Smog, un oggetto dimenticato, sconosciuto, rimasto invisibile fino allo scorso anno e che ora, con questo restauro, inizia un percorso che lo riporterà alla luce.

Gianfranco Giagni

Copia proveniente da

Restaurato in 4K da Cineteca di Bologna e UCLA Film & Television Archive in collaborazione con Warner Bros. Studio Operations e con il sostegno di Hollywood Foreign Press Association. Lavorazioni eseguite presso i laboratori L’Immagine Ritrovata e Warner Bros. Post Production Service – Picture