ONDE ESTÁ O PESSOA?

Leonor Areal

Sog.: il film Assistência no Teatro da República na festa do maestro Blanch (1913). Scen., M.: Leonor Areal. Voci: Leonor Areal, Maria José Borges, Miguel Ivo Cruz. Prod.: Obra Aperta. DCP. D.: 63’. Bn.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Lisbona, 1913. La domenica pomeriggio c’è un concerto sinfonico. Gli spettatori escono dal teatro e si imbattono in una macchina da presa che li sta filmando. Pochi riescono a ignorarla. Le reazioni sono diverse: alcuni tentano di enfatizzare la propria presenza, altri sono più schivi. Fondato sull’attenta osservazione delle persone che reagiscono all’inatteso (e all’epoca raro) fatto di essere filmate, questo saggio audiovisivo riflette sul rapporto tra individui e macchina da presa, riproducendo il lavoro di scoperta e analisi compiuto su queste immagini d’archivio. Il film svela immagini inedite di Fernando Pessoa e di una ventina di altri noti personaggi dell’epoca come Amadeo de Sousa Cardoso, António Ferro, António Silva, Augusto Ferreira Gomes, Eduardo Viana, Ernesto Vieira, Florbela Espanca, Jorge Barradas e Stuart Carvalhais.
L’idea di questo film e il suo titolo mi sono venuti guardando un vecchio film alla Cinemateca Digital e accorgendomi che gli uomini, con i loro baffi e il loro cappello, somigliavano tutti a Fernando Pessoa. Tutti questi Pessoa – ho pensato – come si fa a distinguerli? Era un vero rompicapo. Così ho deciso che sarebbe stato questo il titolo della mia indagine –, “Dov’è Pessoa?” – a prescindere dal fatto che lo trovassi o meno. Volevo zoomare per vedere meglio. Così ho iniziato un lungo lavoro di analisi e di scoperta su queste immagini d’archivio, usando la lente d’ingrandimento del computer, fino al giorno  in cui ho creduto di averlo trovato. Non ci sono verità assolute, chiunque abbia letto Fernando Pessoa lo sa perfettamente. Questo film-saggio è anche un esercizio speculativo. Come in un gioco, gli spettatori sono spinti a partecipare alla ricerca. È una sorta di indagine interattiva e collettiva, in cui ciascuno potrà formarsi una diversa opinione. Il film è una rappresentazione della mia indagine, insieme alle scoperte che stavo facendo, i dubbi e le ipotesi che stavo formulando, in quello che somiglia al lavoro di un detective. Quindi non è un documentario, non è finzione. Né cessa di essere l’una e l’altra cosa. È un film che scava dentro se stesso.

Leonor Areal

Copia proveniente da