En un barrio viejo (1963) è un cortometraggio che rivela il talento di Landrián nel cogliere l’atmosfera e gli abitanti dell’Avana con prodigiosa sintesi e senza ricorrere a interviste o a una narrazione ripetitiva. Su suggerimento di Theodor Christensen, suo insegnante di documentario, nel 1965 Landrián lasciò l’Avana per la lontana provincia di Baracoa, dove trovò ispirazione nella bellezza dei luoghi e della gente. Nasce così la ‘trilogia di Baracoa’, nella quale Ociel del Toa e Los del baile si distinguono per il loro straordinario impatto visivo. L’uso di fotografie, di testi e di animazioni è una costante stilistica che raggiunge il suo apice nel classico Coffea Arábiga (1968), illustrazione della capacità di Landrián di trasformare un lavoro su commissione su un soggetto che non lo interessava in un capolavoro grazie a un’inesauribile espressione di creatività.

Luciano Castillo