O REGRESO DE AMÍLCAR CABRAL

Sana Na N’Hada

T. int.: The Return of Amílcar Cabral. Scen., M.: Djalma Fettermann, Flora Gomes, José Bolama, Josefina Crato, Sana na N’Hada. Prod.: Cooperativa de Produção Cinematográfica e Audiovisual-Geba Filmes. DCP. D.: 32’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Questo restauro fa parte dell’African Film Heritage Project, creato da The Film Foundation’s World Cinema Project, FEPACI e UNESCO – in collaborazione con Cineteca di Bologna – a sostegno del restauro e della diffusione del cinema africano. La realtà della morte di Amílcar Cabral cominciò a insinuarsi nella mia coscienza in modo subdolo e insidioso. L’idea dell’uccisione del compagno Cabral mi sembrava surreale. Mi rifiutavo assurdamente di crederci, ma i continui combattimenti ovunque mi riportavano alla realtà: l’ira dei militanti per la morte del loro capo si esprimeva apertamente. Appena giunto a Conakry, presso il Segretariato Generale del PAIGC [Partito Africano per l’Indipendenza della Guinea e di Capo Verde], il nostro gruppo di quattro cineasti ebbe un incontro con la vedova di Amílcar Cabral, la compagna Ana Maria. Ci raccontò dell’ultimo viaggio fatto con suo marito prima di rientrare a casa quella notte. L’auto in cui viaggiavano era ancora sul luogo della tragedia, con un foro di proiettile in una delle portiere. La macchia brunastra del sangue di Cabral imbrattava il suolo. Ana Maria ci disse che Amílcar Cabral si era rifiutato categoricamente di lasciarsi legare, con le mani dietro la schiena, e ancor più di essere portato a Bissau come volevano i suoi assassini. Al contrario, Amílcar Cabral aveva insistito con forza perché lo seguissero nel suo ufficio per un serio confronto. Anche dopo essere stato colpito per la prima volta voleva ancora sapere cosa stesse succedendo e perché. Non ricordo più cosa mi accadde quel giorno, né come arrivai a Dakar. So solo che, mentre ero ancora a Conakry, rifiutai l’invito ad assistere al processo contro gli assassini di Cabral.

Sana Na N’Hada intervistato da Marta Lança, “Buala”, 17 marzo 2025

Copia proveniente da

Restaurato nel 2025 da The Film Foundation’s World Cinema Project e Cineteca di Bologna in collaborazione con Cooperativa de Produção Cinematográfica e AudiovisualGeba Filmes. Con il sostegno di Hobson/ Lucas Family Foundation. Restaurato in 4K presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata a partire da una copia 16mm reversal a colori e dal negativo suono 16mm originale conservati da Svenska Filminstitutet. Un ringraziamento speciale ad Arsenal – Institut für Film und Videokuns