MONSIEUR FANTÔMAS
DCP. D.: 19’. Bn.
Scheda Film
Monsieur Fantômas è un singolare omaggio surrealista al genio del crimine dei feuilleton di Souvestre e Allain. Sottotitolato “Un film surrealista”, irride sia la chiesa che la polizia, ma soprattutto è una ricerca poetica dell’amore. Fantômas (interpretato da Léon-Michel Smet, padre di Johnny Hallyday) è inseguito da tre agenti maldestri – un’allusione a Dupont e Dupond di Hergé e alle figure anonime di Magritte. Il film è pervaso dall’assurdo: un prete in biancheria femminile, suore mascherate e Fantômas che si trasforma in un contrabbasso. Una scena in cui una suora in costume da bagno passa accanto a un segnale di senso unico rivela l’umorismo provocatorio di Moerman. Eppure il suo Fantômas è anche un eroe tragico, un Orfeo alla ricerca di Euridice. Girato tra dune e monasteri, il film cita il dipinto di Magritte Le Viol e la poesia di Paul Éluard. Seppur grezzo dal punto di vista tecnico, abbraccia l’improvvisazione: l’esecuzione con cannone e la farandola di suore che danzano attorno a un palo sono pura poesia. Presentato in anteprima a Bruxelles insieme a Un chien andalou di Buñuel, il film fu considerato un capolavoro da alcuni (tra cui Éluard). Oggi resta un’affascinante curiosità, una ribellione “gioiosa e meravigliosa” (Dominique Païni) contro il cinema convenzionale.
Bruno Mestdagh