MAX BOXEUR PAR AMOUR

Max Linder

Int.: Max Linder (l’arbitro), Charles de Rochefort (il giovane pugile), Maurice Tourneur (l’avversario). Prod.: Pathe Freres (scenes comiques, n. 5385)  DCP. D.: 8’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La boxe diventa molto presto un tema di grande richiamo, capace di attirare un vasto pubblico. L’atleta si trasforma in eroe cinematografico e star. Il fascino che esercita è testimoniato dai reportage filmati, come The Leonard- Cushing Fight (1894) di W.K.L. Dickson o The Johnson-Jeffries Fight (1910). Nel 1912, anno olimpico, Max Linder diventa un atleta in tre titoli: Max Linder pratique tous les sports, Max jockey par amour e Max boxeur par amour. In quest’ultimo, trionfa solo grazie a uno stratagemma contro la donna che ama, la figlia del campione Jack Jeffroies (un riferimento a Jim Jeffries?), che accetterà di sposare solo chi riuscirà a sconfiggerla. Per evitare di finire ko come gli altri pretendenti, Max la copre di baci e la pugile finisce per concedergli il suo guanto… e la sua mano. Lo spettacolo della boxe evoca, all’interno della trama amorosa, l’immagine di una sfida moderna in cui la dama non è più una semplice spettatrice, ma una campionessa del ring. Elementi tanto narrativi quanto comici – il conteggio dell’arbitro, l’attrito tra gli atleti tra un round e l’altro, la passione del pubblico e le combinazioni di colpi – riprendono i codici dei grandi incontri popolari rappresentando con umorismo una campagna di seduzione.

Carole Fodor

Copia proveniente da

Restaurato nel 2024 da Fondation Jérôme Seydoux-Pathé presso il laboratorio L’Image Retrouvée,
a partire dal negativo scena originale incompleto, privo delle prime cinque scene.
Le didascalie sono state ricostruite a partire dalla sceneggiatura originale conservata presso Bibliothèque nationale de France.