LOVE, LIFE AND LAUGHTER

George Pearson

Scen.: George Pearson. F.: Percy Strong, A. H. Blake. Int.: Betty Balfour (Tip Toes), Harry Jonas (il ragazzo), Frank Stanmore (il gonfiatore di palloncini); Annie Esmond (sua moglie), Nancy Price (l’amica di sua moglie), Eric Smith (Charlie), Sydney Fairbrother (Lily), A. Harding Steerman (il musicista). Prod.: George Pearson per Welsh, Pearson and Company. DCP.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Betty ‘Queen of Happiness’ Balfour è Tip Toes, poverissima ballerina di fila che sogna la fama sul palcoscenico del teatro di varietà e si innamora di un giovane aspirante scrittore, suo vicino di casa nel malconcio caseggiato in cui vive. I due decidono di rivedersi due anni dopo in soffitta per vedere che ne è stato delle rispettive ambizioni. Il loro modo di vedere la vita è agli opposti: lei vuole trascinare il mondo con il proprio spirito irrefrenabile, lui è un malinconico che del mondo vede solo i guai. Il film è stato cercato assiduamente dai curatori del BFI – National Archive sin dalla campagna Missing Believed Lost del 1992 e poi con l’elenco dei Most Wanted del BFI. La ragione principale era la presenza di Betty Balfour, l’attrice britannica più popolare degli anni Venti, attiva anche in Europa dove lavorò con Marcel L’Herbier e Louis Mercanton. George Pearson, che scrisse e diresse quattro film in cui Balfour interpretava una fioraia cockney, Squibs, ricordava Love, Life and Laughter con particolare affetto. È un film ambizioso dal punto di vista narrativo: costruito come una storia nella storia, inizia dal finale, o almeno da un possibile finale, e malgrado il titolo – sicuramente pensato per allettare gli ammiratori di Squibs – non è del tutto superficiale. In Olanda il film fu accolto con sincero entusiasmo. Il 13 ottobre 1923 “De Telegraaf ” scrisse: “La nostra epoca cupa e inquietante ha bisogno di Betty Balfour, che ci svaga con il suo sano umorismo e la sua risata argentina […]. Conduce lo spettatore in uno spirito di rassicurante piacevolezza, senza eccessi morbosi o brividi pericolosi […]. La storia ci dona la contraddizione tra lo scoraggiato e stanco ‘Weltschmertz’ e la gioia di vivere, e si conclude con un grande colpo di scena. La regia sfodera il meglio del cinema britannico, ed è eseguita sin nei minimi dettagli con grande raffinatezza e senza ostentata stravaganza. Se solo ci fossero più film come questo”. Le campagne del BFI alla ricerca di specifici film hanno finalmente dato i loro frutti, e nel 2014 è giunta la bella notizia: una copia nitrato con didascalie olandesi di Love, Life and Laughter, sebbene mutilata in quasi tutte le inquadrature, era stata identificata presso l’EYE Filmmuseum a seguito di un’acquisizione da un cinema di provincia. Siamo perciò tre volte grati agli amici olandesi: al pubblico di allora che tanto amava Squibs, al proprietario del cinema che mise da parte il nitrato e ai nostri colleghi di EYE che l’hanno ritrovato e ci hanno permesso di restaurarlo.

Bryony Dixon

Copia proveniente da

Restaurato da BFI con il supporto di Eric Anker-Petersen Charity presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con la collaborazione di EYE Filmmuseum