LENIN W OKTJABRE
Sc.: Alexej Kapler. F.: Boris Woltschok. Scgf.:Boris Dubrowski-Eschke. M.:Anatoli Alexandrow. In.:Boris Schuschkin (Lenin), S.Goldschtab (Stalin), Nikolai Ochlopkow (Wassili), K. Korobowa (Natascha). D.:101’. 35mm
Scheda Film
Per il ventesimo anniversario della Rivoluzione d’Ottobre fu commissionato a Romm un film che celebrasse gli avvenimenti e i protagonisti di quelle vicende. Nacque così Lenin in Ottobre che ripercorre gli avvenimenti mettendo in luce soprattutto le capacità e i meriti del giovane Stalin, che appare già come il grande e unico artefice della storia. Ma alla caduta di Stalin, come ricorda Gottler nel saggio, dedicato al film, riportato in Cinegrafie, n 4:
[…] Nel cinema, fino agli ’50, il compito degli addetti ai lavori era consistito in primo luogo nel modificare il ruolo di Stalin nella storia; ora il nuovo compito consisteva nell’eliminarlo totalmente, nel cancellare le tracce della sua esistenza; nel farlo sparire come personaggio della storia (ricordata e raccontata). Questo lavoro di revisione e ricostruzione viene raccontato da Romm stesso nella sua autobiografia: “Intorno al 1955 ricevetti il permesso di correggere i film Lenin v Oktjabre e Lenin v 1918 godu, cioè di togliere da essi Stalin. Lo feci con grande piacere. Quando questo lavoro fu terminato, l’amministratore venne da me e mi chiese: “Michajl Ilic, cosa dobbiamo farne di quello che lei ha tagliato via?” – “Che significa?”-” e questo culto della personalità…” – “Buttare via!” – dissi io. […] Eliminare 600 metri di culto della personalità di Stalin: era un’operazione complicata, soprattutto perché non bastava semplicemente tagliare dal film le rispettive scene con Stalin. Infatti egli appare continuamente nella cerchia degli altri capi del partito, e naturalmente vicino a Lenin, in diversi mezza figura, piani americani e figure intere: tutte scene che non si potevano eliminare con facilità, perché la loro soppressione avrebbe danneggiato la storia e la figura di Lenin nel film, il ritmo complessivo dell’opera. Proprio la cura che a suo tempo era stata riservata nel designare il ruolo di Stalin rendeva ora più difficile l’eliminazione dal film della sua figura.
Nel corso del loro perverso genere di “ricostruzione”, Romm e i suoi collaboratori fecero uso di diversi metodi di manipolazione, con l’aiuto dei quali la trasparenza dell’immagine filmica potè essere smentita. […]
Fritz Gottler del Münchner Filmmuseum introdurrà il film di Romm, che verrà proiettato integralmente nella versione del 1937 e ci mostrerà diverse sequenze dell’edizione “censurata” dallo stesso regista per epurare Stalin.