KÖNIGSKINDER
Scen.: Edith Gorrish, Walter Gorrish. F.: Günter Marczinkowsky. M.: Anneliese Hinze-Sokolowa. Scgf.: Alfred Hirschmeier. Mus.: Joachim Werzlau. Int.: Annekathrin Bürger (Magdalena), Armin Mueller-Stahl (Michael), Ulrich Thein (Jürgen), Marga Legal (Mutter Seifert), Betty Loewen (Hanna Batels), Monika Lennartz (Katja) Gertraud Kreißig (Ursula), Natalja J. Iljina (Wera). Prod.: Deutsche Film (DEFA). DCP 4K. D.: 89’. Bn.
Scheda Film
Frank Beyer (1932-2006) fu uno dei registi più importanti della DEFA, l’ente cinematografico di stato della Repubblica democratica tedesca. Alcuni dei suoi film più noti a livello internazionale – tra cui Fünf Patronenhülsen (Five Cartridges, 1960), Königskinder e Nackt unter Wölfen (Naked Among Wolves, 1963) – si incentrano sulla resistenza comunista al nazionalsocialismo. I tre film sono accomunati dalla presenza del celebre attore Armin Mueller-Stahl e dal direttore della fotografia Günter Marczinkowsky, che fu legato a Beyer da un lungo sodalizio professionale. Lo stilizzato linguaggio visivo di Königskinder, che attinge all’espressività del cinema sovietico e polacco dell’epoca, merita una menzione speciale ed è considerato unico nel contesto delle produzioni DEFA.
Il filo conduttore metaforico del film è la ballata popolare Es waren zwei Königskinder (C’erano una volta due figli di re), che parla di un amore reso irrealizzabile da un ambiente ostile. Qui i ‘figli di re’ sono due adolescenti proletari nella Berlino degli anni Trenta: Magdalena e Michael. Quest’ultimo viene arrestato dai nazisti per aver combattuto il regime; condannato al carcere, viene poi assegnato a un battaglione di disciplina sul fronte orientale. Intanto Magdalena continua a operare nella resistenza comunista. I due innamorati sperano un giorno di rincontrarsi. Alcuni aspetti della storia si basano sulle esperienze personali dello sceneggiatore Walter Gorrish, ex membro delle Brigate internazionali durante la Guerra civile spagnola. Nel 1940 Gorrish fu accusato di tradimento e incarcerato dai nazionalsocialisti. In seguito fu assegnato a un battaglione di disciplina e disertò passando nell’Armata rossa.
Philip Zengel