INSIANG
Sog.: Mario O’Hara. Scen.: Mario O’Hara, Lamberto Antonio. F.: Conrado Baltazar. M.: Augusto Salvado. Mus.: Max Jocson. Int.: Hilda Koronel, Mona Lisa, Ruel Vernal, Rez Cortez, Marlon Ramirez. Prod.: Miguel de Leon Severino · DCP. Col.
Scheda Film
Insiang è innanzitutto l’analisi caratteriale di una giovane cresciuta in un quartiere miserabile. Ho bisogno di questo personaggio per ricreare la ‘violenza’ che deriva dalla sovrappopolazione urbana, per mostrare l’annientamento di un essere umano, la perdita della dignità causata dall’ambiente fisico e sociale e di sottolineare la necessità di cambiare queste condizioni di vita […]. I miei personaggi reagiscono sempre lottando. Ho concepito Insiang come una storia immorale: due donne condividono lo stesso uomo, la figlia si vendica e alla fine rivela che il suo proposito era uccidere l’amante della madre, di cui non era mai stata innamorata. L’omicidio non era dunque di fatto necessario. La censura respinse questo finale.
Lino Brocka
Nel 1977 andai al festival cinematografico di Sydney. Durante il viaggio di ritorno passai per Giacarta, Singapore, Kuala Lumpur, Hong-Kong, Manila e Seul per scoprire un nuovo regista e un film sconosciuto: Insiang di Lino Brocka. Uscito il 17 dicembre 1976, Insiang era stato un fiasco e aveva fatto fallire CineManila, la compagnia fondata da Brocka nel 1974 dopo lo straordinario successo di Tinimbang Ka Ngunit Kulang. La lavorazione di Insiang era iniziata il 1° dicembre ed era durata undici giorni. Queste date sono importanti perché rivelano la sensazione di estrema urgenza provata da Brocka, e il suo straordinario, autentico desiderio di fare questo film. Insiang presenta una regia insolita e brillante che ritrae personaggi dilaniati dalle passioni, da una sorta di bruciante energia.
Due anni dopo Manila in the Claws of Light, sono molto felice di poter assistere a un nuovo restauro di un film di Brocka. Ricordo ancora l’emozione con cui fu accolta la proiezione di Insiang alla Quinzaine de Réalisateurs, nel 1978. Fu un’esperienza intensa e coinvolgente, e sono certo che oggi si ripeterà.
Pierre Rissient