[EN MARGE DU FILM “LES CONTES DES MILLES ET UNE NUITS”]

Int.: Nathalie Kovanko (Lei), Nicolas Rimsky (Lui), Nicolas Koline (Colon), Albert Samama Chikli (guida). DCP. D.: 31’. Col. (da un nitrato imbibito).

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Nel 2019, Mehdi Taïbi, collaboratore della Cinémathèque française, ha visionato una copia nitrato etichettata come Gabès per compararla con la copia in diacetato del documentario omonimo di René Moreau. Ha così riconosciuto Nathalie Kovanko, attrice della Ermolieff, e l’anfiteatro di El Djem, e fatto un collegamento con Les Contes des Milles et une nuits, che venne in parte girato in Tunisia, “usando il Maghreb per rappresentare l’Oriente”, per dirla con le sue parole. Nel tardo 2022, quando cercavo di scoprire se Samama Chikli avesse partecipato alla produzione di Les Contes des Milles et une nuits, Émilie Cauquy mi ha consigliato di visionare il nitrato. E vi ho trovato Samama.
Quale poteva essere lo scopo di questo cortometraggio di finzione? Fu mai distribuito? O piuttosto fu girato dal cast e dalla troupe Ermolieff come un elaborato film privato in ricordo del soggiorno tunisino? È meraviglioso veder recitare Albert Samama, e sconvolgente osservare come questo piccolo film innocente metta involontariamente a nudo il suo destino nel contesto degli anni Venti. La Tunisia è ridotta a location per produzioni internazionali e il cineasta tunisino è relegato al ruolo di un servitore.

Mariann Lewinsky

Copia proveniente da

Digitalizzato nel 2023 da La Cinémathèque française presso il laboratorio del CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée.