DØDEN ER ET KJÆRTEGN
. Sog: dal romanzo omonimo (1948) di Arve Moen. Scen.: Otto Carlmar. F.: Kåre Bergstrøm, Ragnar Sørensen. M.: Olav Engebretsen. Scgf.: H.C. Hansen. Mus.: Sverre Bergh. Int.: Claus Wiese (Erik Hauge), Bjørg Riiser-Larsen (Sonja Rentoft), Ingolf Rogde (Rentoft), Einar Våge (Toresen), Eva Bergh (Marit). Prod.: Carlmar Film A/S 35mm. D.: 92’. Bn
Scheda Film
La facoltosa socialite Sonja porta a riparare la sua auto di lusso e conosce il prestante meccanico Erik. Attratti l’uno dall’altra fin dal primo momento, i due decidono di troncare le rispettive relazioni per stare insieme e sposarsi. Ed è a questo punto che iniziano i veri problemi. Edith Carlmar aveva lavorato come responsabile di produzione prima di intraprendere la carriera di regista. Tra il 1949 e il 1959 realizzò dieci film, nove dei quali prodotti dalla Carlmar Film, società che gestiva con il marito. Døden er et kjærtegn, il suo esordio, non solo è considerato il primo noir norvegese, ma è anche e soprattutto il primo film girato in Norvegia a essere diretto da una donna. Nel decennio successivo la Carlmar Film ottimizzò la produzione per contenere costi e tempi, concentrandosi su commedie e drammi sociali di sicuro richiamo. La strategia si rivelò vincente: la filmografia di Carlmar annovera Fjolls til fjells (1957), uno dei film più popolari nella Norvegia degli anni Cinquanta, e Ung flukt (1959), la sua ultima opera, nota anche per aver lanciato la carriera di Liv Ullmann. Sebbene sia tratto da un romanzo norvegese, su Døden er et kjærtegn sono evidenti le influenze di La fiamma del peccato (1944) e di altri noir americani giunti in Europa nel dopoguerra. Il film adotta molte convenzioni del genere: flashback, musica suggestiva, illuminazione contrastata, scene notturne, ambientazioni evocative e perfino il titolo – la cui traduzione letterale è ‘La morte è una carezza’ –, che mette in evidenza il legame tra sesso e morte. Sonja, la femme fatale, è avida, bellissima e glaciale come le suecontroparti americane. Si abbandona al sesso senza remore, spesso ripresa in sensuali primi piani. Meno comune è la scelta di rappresentare allo stesso modo anche il piacere di Erik. Nonostante lo scandalo suscitato dalle scene erotiche, o forse proprio per questo, Døden er et kjærtegn fu ben accolto sia dal pubblico che dalla critica.
Irene Torp Halvorsen
Copia proveniente da Norsk Filminstitutt