ARS
Photo © Ciné-Tamaris
Sog.: ispirato agli scritti e alle prediche del Curato d’Ars. Scen.: Jacques Demy. F.: Lucien Joulin. M.: Anne-Marie Cotret. Mus.: Elsa Barraine. Int.: Bernard Toublanc-Michel (il cattivo cristiano), Jacques Demy (voce narrante). Prod.: Jean-Pierre Chartier, Philippe Dussart per Les Productions du Parvis. DCP. D.: 17’.
Scheda Film
Sull’immagine della teca che custodisce il corpo di Jean-Marie Baptiste Vianney il commento ripercorre le date salienti della vita del curato d’Ars e del riconoscimento della sua santità. In seguito, mentre scorrono le immagini della campagna invernale che circonda Ars, delle strade del villaggio, della casa e della canonica, si passa alla rievocazione della vita del santo, della sua umiltà e del suo amore. In contrasto con le immagini, il commento descrive la rigorosa severità delle prediche del curato d’Ars e le violente reazioni negative dei suoi parrocchiani.
Narra poi la tentazione di fuga che spinge il curato ad abbandonare il paese, la sua vergogna di fronte alla propria codardia e il suo ritorno ad Ars, al confessionale, che non lascerà più.
Infine, mentre viene nuovamente mostrata l’immagine della teca, il commento riporta le parole di un testimone al processo di canonizzazione.
Jean Pierre Berthomé, Jacques Demy et les racines du rêve, L’Atalante, Nantes 1982