Il primo disaster movie

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Definito da Fellini un “poema apocalittico” Gli Uccelli viene descritto da Bill Krohn come “Il prototipo di un nuovo genere – il film catastrofico (disaster film) – che porterà fiumi di dollari nelle casse della Universal negli anni Settanta”.

Il film che, sia dal punto di vista tecnico sia da quello emotivo, costò a Hitchcock il più grande sforzo, arrivò in effetti nelle sale in un momento in cui l’America e il mondo intero guardavano con terrore e senso di impotenza agli sviluppi della Guerra fredda in atto, temendo sempre più l’imminenza di un conflitto nucleare. 

Nelle prime versioni della sceneggiatura si faceva più volte esplicito riferimento alla Guerra fredda: era ad esempio prevista una scena in cui Melanie e Mitch, in uno scambio di battute, dovevano accennare all’idea di una rivoluzione capeggiata da una sorta di rondine-Castro (Cuba e la sconfitta della Baia dei Porci erano all’epoca sulla bocca di tutti). Perfino un discorso tenuto da Kennedy avrebbe dovuto fare da sfondo sonoro. Tutto fu in seguito eliminato da Hitchcock, il quale ritenne che il parallelo tra gli attacchi degli uccelli e i recenti eventi cadesse “un po’ troppo a proposito”. 

Nel film Gli uccelli, in effetti, l’Apocalisse arriva letteralmente dal cielo e assume le sembianze di un esercito di rapaci decisi a dichiarare guerra all’uomo. Il comportamento dei volatili, tuttavia, non trova mai una spiegazione razionale nella diegesi del film, prestandosi così a diverse letture possibili. 

La critica, negli anni, si è variamente espressa circa le chiavi di lettura applicabili al film, da quella ecologica (la natura si ribella ai soprusi dell’uomo), a quella politica già citata (gli uccelli come simbolo della distruzione atomica) fino alla lettura psicanalitica, impossibile da ignorare, che vede nell’invasione dei volatili l’esplosione di forze intrapsichiche, l’affiorare di desideri repressi.

Bodega Bay, quasi una Twin Peaks ante litteram, diviene teatro di pulsioni violente, luogo metafisico in cui il perturbante si manifesta insidiandosi nelle vite dei protagonisti e dell’intera comunità chiamata a fronteggiare l’attacco. 

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