STUDIES IN DIAGNOSTIC CINEFLUOROGRAPHY

James Sibley Watson

F.: James Sibley Watson. Prod.: Department of Radiology, University of Rochester School of Medicine and Dentistry. DCP. D.: 6’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

James Sibley Watson vanta numerosi meriti che ne giustificano la fama. Nato in una famiglia facoltosa, divenne un generoso mecenate. Negli anni Venti del Novecento fu comproprietario e condirettore di una delle più importanti riviste letterarie moderniste, “The Dial”. Dopo aver acquistato una cinepresa 35mm per girare film amatoriali realizzò ben presto due opere fondamentali della cosiddetta prima avanguardia cinematografica americana, The Fall of the House of Usher (1928) e Lot in Sodom (1933), entrambi diretti insieme a Melville Webber. Nel tempo libero realizzò le riprese e occasionalmente curò la regia di film industriali di straordinaria bellezza e molto apprezzati dalla critica, come The Eyes of Science (1930) e Highlights and Shadows (1938). Laureato in medicina, negli anni Quaranta avviò una collaborazione con i radiologi dell’Università di Rochester e, per oltre vent’anni, si dedicò alla cinematografia a raggi X. Destinati esclusivamente alla ricerca, questi film erano a volte deliziosamente eccentrici. I ‘modelli’ di Watson suonavano strumenti musicali o si truccavano con cosmetici impenetrabili ai raggi X, trasformando uno scheletro in una donna affascinante. Di tanto in tanto il regista sperimentale prendeva il sopravvento sullo scienziato.

Peter Bagrov

Copia proveniente da

Restaurato in 4K nel 2024 da George Eastman Museum presso il laboratorio George Eastman Museum’s Film Preservation Services, a partire da una copia 35mm. Con il sostegno di Los Angeles Filmforum e The Getty Foundation.