NUS MASCULINS

François Reichenbach

F.: François Reichenbach. DCP. D.: 24’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Attenzione, flower power ma in versione ‘interpretazione dei sogni’: e qui non si sognano fiori ma felci, come nella canzone Madame reve di Bashung. Secondo il dizionario dedicato, sognare una felce riflette gioia e felicità nelle relazioni personali. La felce nei sogni simboleggia protezione. Indica dolcezza e tenerezza nella propria vita. Presagisce un amore profondo e sincero. In alcuni casi, sognare una felce annuncia incontri nuovi e appaganti. Se invece la felce è secca, occorre fare attenzione alla propria salute. Come alla ricerca del fiore introvabile in un giardino segreto, tra pittura classica e art pompier alla Pierre et Gilles ante litteram, Francois Reichenbach filma i suoi compagni di viaggio e di cuore, i suoi Ganimede in Ektachrome, in tutta semplicità. Nus masculins è un home movie amoroso e tenero, ambientato nella natura, molto costruito e allo stesso tempo candido. Gay e senza scusarsene. Rebel without a cause. La felicità di essere nudi. Ammiccamento e pudore, senza complessi. Giochi di percorso e di sguardi compongono un erotismo che farebbe arrossire gli smaliziati come Jean Cocteau e Kenneth Anger. “Nelle preghiere che imprigionano e liberano”, ancora Bashung. Questo diario intimo era destinato a essere letto? Gus Van Sant conosce questo film?

“Dimension, Existence, Culture and Identity all splinter and are left behind. Pink Sound, brothers and sisters. Pinkness. It’s dark. It’s… flat. It is unexplainable… it is peaceful… it is love… …it is…” (Gus Van Sant, Pink, 1997).

Émilie Cauquy

Copia proveniente da

Restaurato nel 2016 da La Cinémathèque française presso il laboratorio Hiventy, a partire da un 16mm invertibile. Un ringraziamento speciale a Sarah Marty e Laurence Braunberger