ŠACHMATNAJA GORJAČKA
F.: Anatolij Golovnja. Int.: Vladimir Fogel’ (l’eroe), Anna Zemcova (l’eroina), José Raúl Capablanca (se stesso), Natal’ja Glan, Zachar Darevskij, Michail Žarov (imbianchino), Anatolij Ktorov (passeggero del tram), Jakov Aleksandrovič Protazanov (farmacista), Julij Jakovlevič Rajzman (assistente del farmacista), Ivan Koval’-Samborskij (poliziotto). Prod.: Mežrabpom-Rus’ DCP. D.: 24’. Bn
Scheda Film
Pudovkin – che di lì a poco sarebbe diventato uno dei registi più importanti del cinema muto sovietico – girò questa breve commedia durante una pausa delle riprese del suo primo film, Mechanika golovnogo mozga (La meccanica del cervello, 1926), un documentario su Pavlov. Film “spiritoso e bonariamente satirico” (Jay Leyda), Šachmatnaja gorjačka si segnala perché utilizza la famosa tecnica attribuita al mentore di Pudovkin, Lev Kulešov, per intrecciare vere riprese del Torneo internazionale di scacchi, tenutosi a Mosca nel novembre 1925, con la storia di finzione. La trama ruota attorno al protagonista keatonesco interpretato da Vladimir Fogel’, la cui ossessione per il gioco provoca attriti tra lui e la fidanzata (interpretata da Anna Zemcova, moglie di Pudovkin nella vita reale): la coppia si ricongiunge alla fine, quando anche lei soccombe alla febbre degli scacchi. Gli esperti considerano il co-regista ucraino Mykola Špykovs’kyj il vero artefice di Šachmatnaja gorjačka, per la maggiore affinità con le sue successive commedie satiriche. A prescindere dalla vera paternità, il film è delizioso, ricco di gag visive che a distanza di cent’anni conservano intatta la loro freschezza e comicità.
Oliver Hanley