DER RÄCHER VON DAVOS
T. alt.: Le Justicier de Davos. Scen.: Heinrich Brandt, Stefan Markus. F.: Hans Bloch. Int.: Suzanne Marwille (Mary Zente), Walter Félix (Fred Zente), Jean Roy (padre di Mary e Fred), Hans Peter Peterhans (Charles Sanders), Angelo Ferrari (conte Henry de Milesco), Eric Barclay (Bob Perry), Marquisette Bosky (Agnès Perry), Elena Lunda (Baronessa Ida de Metera). Prod.: Stefan Markus per Gotthard-Film AG. 35mm. L.: 1511 m. D.: 74’ a 18 f/s. Col.
Scheda Film
La Settimana internazionale degli sport invernali, che precedette i Giochi olimpici estivi di Parigi del 1924, si svolse a Chamonix, ai piedi del Monte Bianco, tra il 25 gennaio e il 5 febbraio 1924. Pensato per onorare sport che non potevano essere praticati d’estate, l’evento ebbe un enorme successo, con oltre diecimila spettatori paganti, e portò all’istituzione dei Giochi olimpici invernali, da svolgersi ogni quattro anni.
Il grande fermento suscitato dai giochi ispirò la realizzazione di questo film prodotto dalla Gotthard-Film di Zurigo, compagnia fondata l’anno prima dallo scrittore ed ex mercante d’arte Stefan Markus (il quale, a quanto si dice, fu costretto a vendere un van Gogh in suo possesso per raccogliere i capitali necessari).
Girato quasi interamente in esterni, Der Rächer von Davos combina riprese di tipo documentaristico dei vari sport presenti ai giochi, come il bob, il pattinaggio artistico, lo sci e l’hockey su ghiaccio, con una trama di fantasia che ruota attorno agli ospiti di una località di villeggiatura alpina. Un artista della truffa dal presunto nobile lignaggio dà la caccia a una donna dopo l’altra. Dopo aver sedotto la figlia di un ricco industriale, riceve il giusto castigo per mano del vendicativo fratello della vittima precedente.
Sia l’ambientazione montana che la trama ricordano in qualche modo Blind Husbands (Mariti ciechi, 1919) di Stroheim, ma il film si distingue per la spettacolarità dei paesaggi, la messa in scena dinamica e il ritmo sostenuto delle scene d’azione. I realizzatori riunirono un cast internazionale che comprende l’attore svedese Eric Barclay nel ruolo del giustiziere cui si riferisce il titolo, l’attrice francese Marquisette Bosky in quello della sorella che ha subito il torto, gli attori italiani Angelo Ferrari e Elena Lunda nei panni del truffatore e della sua complice e l’attrice cecoslovacca Suzanne Marwille in quelli della figlia dell’industriale. Quest’ultima, “considerata la prima star femminile del cinema cecoslovacco” (Martin Šrajer), lavorò anche dietro la macchina da presa, in qualità di sceneggiatrice di molti dei suoi film cecoslovacchi.
Davos fu a un certo punto in lizza per ospitare i Giochi olimpici invernali del 1928 ma fu battuta da St. Moritz.
Oliver Hanley