SNOW WHITE AND THE SEVEN DWARFS
Sog.: dalla fiaba dei fratelli Grimm. Scen.: Ted Sears, Richard Creedon, Otto Englander, Dick Rickard, Earl Hurd, Merrill De Maris, Dorothy Ann Blank, Webb Smith. Scgf.: Charles Philippi, Tom Codrick, Hugh Hennesy, Gustaf Tenggren, Terrell Stapp, Kenneth Anderson, McLaren Stewart, Kendall O’Connor, Harold Miles, Hazel Sewell. Mus.: Frank Churchill, Leigh Harline, Paul Smith. Prod.: Walt Disney per Walt Disney Productions. DCP. D.: 84’. Col.
Scheda Film
Questo film, il primo lungometraggio d’animazione sonoro mai realizzato per il cinema, rappresenta probabilmente la più fantastica scommessa finanziaria ed estetica di tutta la storia di Hollywood. […] Si resta sbalorditi dalla creatività di Disney, che fin dalla prima prova riunisce in una sintesi perfetta così tanti elementi nuovi. Elencarli significa celebrare la gloria del film. Una narrazione di carattere fantastico, allo stesso tempo lineare e ricca di suspense, che utilizza con discrezione i montaggi paralleli dei migliori racconti d’angoscia. Un montaggio che ricalca quello dei film con personaggi reali, dove il lavoro della macchina da presa è importante quanto l’evoluzione dei personaggi […]. Una struttura semi-musicale, probabilmente preferibile a quella interamente musicale prevista in un primo tempo. (La colonna sonora del film contiene d’altronde molti successi leggendari quanto il film stesso: Heigh-Ho, Some Day My Prince Will Come, Whistle While You Work, ecc.). Un insieme di personaggi e animali che sottolinea l’ampiezza e la varietà della tavolozza di Disney e dei suoi collaboratori. Per la prima volta Disney crea un personaggio femminile il cui realismo deve competere con la grazia e l’eleganza. […]
Oltre a essere un perfetto film d’azione e di regia, Snow White è anche un capolavoro pittorico dove grazia, fantasia e perspicacia trionfano in egual misura. Se alcuni si ostinano a definire leziosa questa grazia, si tratta di un controsenso e di un errore di gusto che danneggia solo loro stessi. Quanto alla perspicacia, essa risplende in modo evidente nelle sequenze basate su quel sentimento universale e primordiale che è la paura. […] Decennio dopo decennio, i ritorni in sala di Snow White hanno dimostrato la sua longevità al di là dei molteplici cambiamenti e trasformazioni del cinema. Non c’è da stupirsi: dopo tutto, non è forse il film più bello del mondo?
Jacques Lourcelles, Dictionnaire du cinéma. Les films, Éditions Robert Laffont, Parigi 1992