GREMLINS 2: THE NEW BATCH

Joe Dante

Sog.: dai personaggi creati da Chris Columbus. Scen.: Charles S. Haas. F.: John Hora. M.: Kent Beyda. Scgf.: James H. Spencer. Mus.: Jerry Goldsmith. Int.: Zach Galligan (Billy Peltzer), Phoebe Cates (Kate Beringer), John Glover (Daniel Clamp), Robert Prosky (nonno Fred), Robert Picardo (Forster), Christopher Lee (Cushing Catetere), Haviland Morris (Marla Bloodstone), Dick Miller (Murray Futterman), Jackie Joseph (Sheila Futterman), Gedde Watanabe (signor Katsuji), Keye Luke (signor Wing). Prod.: Michael Finnell per Amblin Entertainment, Michael Finnell Production, Warner Bros. DCP. D.: 106’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Un paio d’anni dopo mi hanno contattato dagli studios e mi hanno chiesto: “Ti va di fare un altro Gremlins?”. Non credo proprio, ho detto. Così hanno cercato di farlo loro. Hanno speso un bel po’ di soldi tentando diversi approcci, ma senza mai riuscire a capire cosa funzionasse nel primo film. Alla fine, hanno ricontattato me e Mike Finnell, il produttore, e hanno detto: “La prossima estate vogliamo far uscire un altro Gremlins, se accetti ti lasciamo fare quello che vuoi”. Quella promessa mi ha convinto a tornare all’ovile. Fare tutto quello che volevo in un film commerciale, con circa il triplo dei soldi del primo film, era molto allettante. […] Mi hanno lasciato fare il film che volevo io, anche se in realtà non lo hanno capito. Per esempio, non riuscivano a capire perché volevo che i gremlin ‘rompessero’ la pellicola. Hanno detto: “Se ne andranno tutti”. Ho detto: “No, non se ne andranno. È uno scherzo!”. Nel corso degli anni ho scoperto che rompere la quarta parete è sempre più difficile. È diventato molto difficile essere brechtiani in modo esplicito. […] Sia come sia, l’ho fatta franca e mi hanno lasciato fare il film, che per me era un film più personale.

Joe Dante, in Michael Sragow, Interview: Joe Dante, “Film Comment”, 18 febbraio 2015

George Bush era presidente da diciotto mesi quando nel giugno 1990 uscì Gremlins 2: The New Batch […] I tempi erano cambiati e la ruota stava girando. […] La recensione di Janet Maslin per il “New York Times” era intitolata They’re Back. (But Much Nicer): “Sono tornati. (Ma sono molto più buoni)”. Gremlins 2 “provoca solo raramente paura o disgusto” annunciava. Inoltre, possedeva “molta più verve, intelligenza e buonumore del film su cui si basa”. […] Cos’era cambiato? Rispetto al suo progenitore, Gremlins 2 era altrettanto rivoltante e violento, e perfino più cinico. (Il piccolo Gizmo si rivela un fan di Rambo.) I mostriciattoli non si erano ravveduti – però invece di attaccare un’‘innocente’ città di provincia si accanivano sulla perfida Wall Street. Di fatto, messi da parte i mostri, in Gremlins non c’era un cattivo (i cattivi eravamo noi); Gremlins 2 invece assegnava all’avido Clamp, un po’ palazzinaro alla Donald Trump un po’ barone dei media alla Ted Turner, il ruolo del (redimibile) cattivo dell’era reaganiana. […] Chi poteva resistere a quello che è forse il pezzo forte più elaborato di tutta l’opera di Dante – uno schermo pieno di gremlins che cantano New York, New York, disponendosi in coreografie alla Busby Berkeley o ballando la conga? Anziché rovinare la festa, le strategie autoriflessive di Dante non facevano che aumentare il divertimento.

J. Hoberman, The Gremlins Franchise: Standing Spielberg on His Head, in Joe Dante, a cura di Nil Baskar e Gabe Klinger, Österreichisches Filmmuseum/Synema, Vienna 2014

Copia proveniente da