Ritrovati e restaurati

La sezione dedicata ai film ritrovati e restaurati è la più antica del Cinema Ritrovato, nato nel 1986 per creare un luogo d’incontro e di discussione per le cineteche di tutto il mondo. Anno dopo anno la sezione si è ampliata, ospitando un numero sempre maggiore di film e di prestatori. Negli anni Novanta alle cineteche della Fiaf si sono aggiunte quelle degli aventi diritto, la Cinémathèque Gaumont, il lavoro della Film Foundation, della Murnau Stiftung, delle major americane, di StudioCanal, di Pathé. L’invenzione di Cannes Classics, Venezia Classici e di Berlinale Classics è stata il volano per ampliare l’attenzione verso il restauro e per dare nuovo impulso al patrimonio cinematografico internazionale.
Anche la selezione di quest’anno si avvale della collaborazione di Cannes Classics e voglio ringraziare Thierry Frémaux che, in un anno così drammatico, non ha perso l’attenzione e il gusto di lavorare sulla storia del cinema. Non era scontato.
Molti film che avremmo voluto presentare non sono pronti, molti restauri sono stati rinviati al 2021, ma è stato meglio così, perché la sezione Ritrovati e Restaurati non è mai stata così ricca. 67 titoli, provenienti da 19 prestatori, di 11 paesi diversi, i film più antichi sono del 1897, il più recente è Gomorra del 2008, uno degli ultimi grandi film italiani totalmente realizzato in pellicola, di cui Matteo Garrone ha voluto curare il passaggio in digitale e una nuova edizione. Chi seguirà tutta la sezione godrà di un doppio corso immersivo di storia dei linguaggi e delle tecniche del cinema. Dal 68mm di fine Ottocento, a quello che probabilmente è il più ‘poetico’ sistema per riprodurre i colori della realtà, il Chronochrome Gaumont (1912), da Tap Roots, sontuoso Technicolor del dopoguerra, all’invenzione di un nuovo colore con Strategia del ragno, primo incontro di Bertolucci e Storaro, dai colori dipinti a mano de La Fée carabosse di Méliès, ai capolavori del bianco e nero, Ekstase, L’étrange Monsieur Victor, La Traversée de Paris, High Noon, À bout de souffle, Accattone, The Misfits… Nonostante il Covid19, ancora una volta le più grandi istituzioni dedite alla conservazione del patrimonio cinematografico saranno presenti con i loro più recenti restauri, realizzati nei migliori laboratori, con tecnologie digitali avanzatissime o avendo riattivato antichi metodi artigianali; perché questa sezione cerca di rappresentare la complessità e la ricchezza degli approcci, così come abbiamo sempre cercato di mostrare tutto il cinema, dai capolavori consacrati a quelli che speriamo che, dopo la presentazione bolognese, possano avere una nuova vita. Buone visioni!

Gian Luca Farinelli 

Programma