Cento anni fa: i film del 1908

Dal 2003 Il Cinema Ritrovato presenta ad ogni edizione la sezione “Cento anni fa”. Non ci siamo imbarcati all’inizio ufficiale della storia del cinema (1895), bensì, con leggero ritardo, nel 1903 (programmato a cura di Tom Gunning), ancora in tempo per seguire l’inarrestabile sviluppo del nuovo medium in quegli anni d’esordio. Molti aspetti che il cinema di allora, in rapida successione, è andato scoprendo di anno in anno, lo abbiamo riscoperto per noi stessi. Così, progressivamente, questo programma festivaliero si è rivelato come un progetto di ricerca a lungo termine, in tempo reale, nella velocità corretta: di anno in anno. Ogni volta si mostra uno stato preciso del cinema e quindi il relativo cambiamento rispetto all’anno precedente. (Non è molto strano che si facciano retrospettive che comprimono decenni di lavori registici e carriere attoriali in un’unica settimana di festival?)

Il Cinema Ritrovato rappresenta una condizione necessaria per il nostro progetto di una storia del cinema empirica. Questi film così semplici e così complessi compaiono qui non in modo isolato e marginale, ma collocati nel loro giusto contesto: dentro il flusso di molti altri film della stessa epoca. Qui trovano un pubblico interessato e buone condizioni di presentazione. Si respira un’atmosfera tra evento festivo e quotidiana frequentazione cinematografica che si avvicina a quella che era la situazione originaria e la ragion d’essere dei film. Per questo motivo, qui, vengono resi chiaramente visibili fino ad arrivare a raggiungere pressoché la loro grandezza naturale (cosa che notoriamente non avviene con il DVD o il Web): senza lo spettacolo del grande formato, le loro qualità, la bellezza, immediatezza e varietà, non potrebbero manifestarsi.

I compiti della curatrice sono definiti all’incirca così: descrivere il cinema di cent’anni fa attraverso una programmazione che sia il più possibile documentata, informativa e allettante. Organizzare dal caos del materiale visionato del 1908 (più di quattrocento titoli, esclusi GB e USA) l’ordine dei programmi. Come presentare quindi l’annata cinematografica 1908 in un centinaio di film? La metà dei dodici programmi è dedicata a tre importanti cinematografie nazionali, quella francese, con la Pathé Frères punta assoluta del mercato mondiale, quella statunitense – nel 1908 David Wark Griffith esordisce con la Biograph – e quella italiana che, nel 1908, lancia con la prima e forse più bella versione de Gli ultimi giorni di Pompei il film Kolossal-storico, suo futuro successo d’esportazione. Due programmi osservano la topografia dei generi; la fono-scena ovvero il cinema sonoro (con Gaumont e Messter fra i produttori più potenti) e il nuovo genere della serie poliziesca: Nick Carter, dal 1886, re letterario dei detective, diventa nel 1908 un eroe cinematografico. Di tutti i generi, il cinema d’animazione è quello che si sviluppa in maniera più rapida dal momento che i suoi effetti sottostanno a una forte pressione d’innovazione; le scènes de féeries et contes – il più imponente dei generi tra il 1902 e il 1906 – non sopravviveranno a lungo. Gli altri quattro programmi sono costruiti secondo punti di vista tematici ed estetici, in parte secondo un principio fondamentale del cinema del 1908, ovvero i classici opposti: uomo e donna; ricco e povero; attrazione e narrazione; vita e arte.

Nel cinema del 1908 non ci sono rotture o svolte sostanziali rispetto a quanto avevamo visto nel 1907; però – se posso azzardare uno sguardo d’insieme sulla produzione di cento anni fa – emergono tre osservazioni. Soprattutto nel genere del film poliziesco si sviluppa una trama più stringente, legata a relazioni di causa/effetto e basata sulla routine dei film a inseguimento. Le concatenazioni temporali e spaziali divengono meccanismo narrativo. Altro sviluppo rispetto al 1907 è che si iniziano a mostrare immagini interiori, dando avvio alla soggettività cinematografica, utilizzando tecniche create dai film a trucchi. Infine, il genere dei film tratti da opere letterarie o teatrali assume una maggiore rilevanza produttiva, grazie alla nascita della S.C.A.G.L, della Film d’Art e con lo sviluppo e i successi internazionali del cinema italiano.

A proposito, il nostro programma iniziale Donne del 1908 inaugura anche la sezione Forze irresistibili – Attrici comiche e suffragette 1910-1915. E infine: nessun 1908 cinematografico senza il suo classico canonico e vituperato L’assassinat du Duc de Guise e la Film d’Art. Con un tentativo di ricostruzione della sua prima del 17 novembre 1908 presso la Salle Charras di Neuilly. Abbiamo la grande fortuna, in omaggio alla Film d’Art, di poter allestire all’ingresso della Cineteca una mostra di manifesti originali, opere d’arte cartellonistica di eccezionale qualità provenienti dalla collezione della fondazione Jérome Seydoux-Pathé. Ringraziamo i generosi prestatori per queste esclusive visions d’art.