Sab
22/06
Cinema Europa > 22:00
I CORPI PRESENTANO TRACCE DI VIOLENZA CARNALE
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Modalità di ingresso
I CORPI PRESENTANO TRACCE DI VIOLENZA CARNALE
Scheda Film
I corpi presentano tracce di violenza carnale è il degno rappresentante [di un] filone tardo del giallo in cui le linee del realismo si infrangono sotto l’effetto del delirio e della pulsione e aprono a una forma di vertigine psichedelica che troverà il suo compimento in Profondo rosso (1975) di Dario Argento. I corpi presentano tracce di violenza carnale riprende da Reazione a catena di Mario Bava (uscito due anni prima) l’immagine delle paludi in cui affonda la prima vittima, ma ormai l’ossessione e la pulsione sessuale sembrano le due sole forze che guidano la narrazione. L’ambientazione studentesca (la piazza signorile del centro storico da cui si dipana tutto il racconto) si sposta a poco a poco nelle pieghe di un’Italia mostruosa popolata da abitanti degenerati, da contadini ritardati e da sessuomani. Questa visione incredibilmente malsana di un’Italia reduce dalla sbronza del boom economico degli anni Sessanta si cristallizza gradualmente in una villa irreale che domina un piccolo villaggio e può essere vista come la risposta selvaggia e squilibrata del giallo alle commedie grottesche di Dino Risi.
Vincent Malausa, “Cahiers du cinéma”, n. 706, dicembre 2014
L’uso delle location in I corpi presentano tracce di violenza carnale divide il film in due parti: la prima, che si svolge nella città universitaria medievale di Perugia, segue lo schema di molti gialli ambientati in centri urbani; la seconda, girata nel piccolo borgo rurale di Tagliacozzo, in Abruzzo, isola in un luogo sperduto le rappresentanti della modernità globalizzata introducendo una struttura tematica tipica del ‘giallo rurale’.
La trama segue un gruppo di giovani studentesse di diverse nazionalità, che partecipano a feste hippie dove si fa uso di droghe e con il loro comportamento sessuale mettono in scena la consueta commistione di promiscuità, omosessualità e prostituzione tipica del giallo. Quando un ispettore si rivolge alla loro classe per chiedere informazioni, il suo breve e sprezzante riferimento alla tendenza degli studenti a ‘prendere a sassate’ la polizia nel tentativo di smantellare lo stato colloca implicitamente i recenti movimenti giovanili di protesta accanto alla licenziosità in un grande calderone che comprende una generica ‘modernità’.
Austin Fisher, Blood in the Streets. Histories of Violence in Italian Crime Cinema, Edinburgh University Press, Edimburgo, 2019
Cast and Credits
Sog.: Sergio Martino. Scen.: Ernesto Gastaldi, Sergio Martino. F.: Giancarlo Ferrando. M.: Eugenio Alabiso. Scgf.: Giantito Burchiellaro. Mus.: Guido De Angelis, Maurizio De Angelis. Int.: Suzy Kendall (Jane), Tina Aumont (Daniela Anselmi), Luc Merenda (Roberto), John Richardson (Franz), Roberto Bisacco (Stefano Vanzi), Ernesto Colli (venditore ambulante), Angela Covello (Katia), Carla Brait (Ursula), Patrizia Auditori (Florence Heineken). Prod.: Carlo Ponti per Compagnia Cinematografica Champion. DCP. D.: 83’. Col.
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