Gio
29/06
Cinema Lumière - Sala Scorsese > 14:15
HIMMEL OHNE STERNE
Adriano Aprà
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Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
HIMMEL OHNE STERNE
Scheda Film
I film di Käutner che alla metà degli anni Cinquanta riscossero le lodi della critica (inter)nazionale appartengono tutti alla temuta categoria delle opere sui grandi sistemi: Die letzte Brücke (L’ultimo ponte, 1954), Des Teufels General (Il generale del diavolo, 1955), Der Hauptmann von Köpenick (Il capitano di Köpenick, 1956) e Ein Mädchen aus Flandern (La ragazza delle fiandre, 1956) condannano tutti la guerra e il militarismo e celebrano gli atti di resistenza individuali contro questi mali sottolineando la loro inutilità nel grande schema delle cose; solo in Der Hauptmann von Köpenick, l’unica commedia del gruppo, le cose vanno a finir bene per il protagonista (ma non per la nazione, che meno di un decennio dopo gli eventi narrati si perderà nella Prima guerra mondiale). In queste opere Käutner si avvicina pericolosamente all’ideologia del cinema ufficiale dell’epoca, molto interessato ai pochi tedeschi buoni e alle lezioni che si potevano trarre dalle loro vite apparentemente esemplari; in sintonia con questo atteggiamento fondamentalmente conservatore, i film sono anche tra i meno interessanti del regista dal punto di vista formale: sì, sono diretti con eleganza e intelligenza, ma per quanto belli risultano un po’ insipidi, senz’aura né mistero… In mezzo a questi titoli, Käutner realizzò una delle sue opere migliori, Himmel ohne Sterne, altro film di tema politico, stavolta però contemporaneo ed estremamente doloroso: le relazioni tra le due Germanie viste attraverso gli occhi di una guardia di frontiera della Repubblica Federale e di una sarta della Repubblica Democratica. Dal punto di vista spirituale Käutner investì molto in questo progetto. Ne risultò un’opera che suscitò un diffuso senso di disagio: la Germania Est la condannò dalle pagine del suo principale quotidiano, “Neues Deutschland”, la Germania Ovest ne lodò le nobili intenzioni ma si astenne dal condividerla pienamente. A peggiorare le cose, il film fu vittima di una schermaglia diplomatica che gli impedì di concorrere al Festival di Cannes del 1956. Cannes gli venne in aiuto due anni dopo, quando Käutner era membro della giuria con Sergej Jutkevič che lo invitò in Unione Sovietica dove fu proiettato tra gli altri Himmel ohne Sterne: con grande successo, come ricordò il regista.
Olaf Möller
Cast and Credits
Scen.: Helmut Käutner. F.: Kurt Hasse. M.: Anneliese Schönnenbeck. Scgf.: Hans Berthel, Robert Stratil. Mus.: Bernhard Eichhorn. Int.: Erik Schumann (Carl Altmann), Eva Kotthaus (Anna Kaminski), Georg Thomalla (Willi Becker)
Horst Buchholz (Mischa Bjelkin), Gustav Knuth (Otto Friese), Camilla Spira (Elsbeth Friese), Erich Ponto (Vater Kaminski), Lucie Höflich (la madre di Anna). Prod.: Harald Braun per Neue Deutsche Filmgesellschaft. 35mm. D.: 108’. Bn.
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