28/06/2025

Premio Vittorio Boarini | Shivendra Singh Dungarpur

In onore del fondatore della Cineteca, i premi vengono attribuiti ogni anno a personalità internazionali che si sono distinte nella salvaguardia e diffusione del patrimonio cinematografico.

Fondatore della Cineteca di Bologna dalla sua creazione al 1999, pioniere della disciplina del restauro, studioso del cinema e dell’arte contemporanea, organizzatore culturale dotato di un’adorabile e contagiosa gioia di vivere Vittorio Boarini ha creato e diretto la Cineteca di Bologna, forgiandone il DNA, fino a quando, per raggiunti limiti di età, è andato in pensione proseguendo la sua attività di docente, critico, divulgatore della cultura e dirigendo, dal 2001 al 2010 la Fondazione Fellini a Rimini.
In suo onore, durante Il Cinema Ritrovato, dal 2022 anno viene attribuito un premio a una o più personalità internazionali che si sono distinte, come lui seppe fare, nella salvaguardia e nella diffusione del patrimonio cinematografico.

La statuetta è stato ideata dallo scenografo Giancarlo Basili e realizzato dallo scultore Andrea Leanza, vincitore del premio David di Donatello 2021 per il miglior truccatore (per il film Hamamet di Gianni Amelio).

Il premio Vittorio Boarini viene attribuito per il 2025 a: Shivendra Singh Dungarpur, Mumbai, cineasta e fondatore e direttore della Film Heritage Foundation

Shivendra Singh Dungarpur è un rarissimo caso di regista, produttore e archivista, cioè di artista che ha deciso di dedicare la sua vita alla salvaguardia dei film di altri artisti.

Innamorato del cinema del suo Paese, dopo aver conseguito la laurea in Storia (Hons) presso il St. Stephen’s College di Delhi, studia cinema presso il Film and Television Institute of India (FTII) di Pune e ha come docente la maggiore autorità indiana nel campo della conservazione cinematografica, P.K. Nair già direttore del National Film Archive of India. A Pune conosce i film dei maestri del cinema internazionale come Andrei Tarkovsky, Yasujiro Ozu, Robert Bresson e Michelangelo Antonioni. Nel 1994 si laurea alla FTII, il suo futuro è segnato.

Dopo aver prodotto e diretto quasi 1200 spot pubblicitari, realizza tre documentari Celluloid Man (2012), The Immortals (2015) e CzechMate – In Search of Jiri Menzel, esplorazione epica, della durata di sette ore, della Nouvelle Vague cecoslovacca.

Questi documentari svelano il più intimo interesse di Shivendra Singh Dungarpur che è la trasmissione, sono infatti tutti film che ci trasmettono la sua profonda ed inesauribile passione per il cinema e la sua storia, come strumento di conoscenza umana. La scoperta che la maggior parte del cinema del suo Paese rischiava di andare perduto, lo spinge a entrare in contatto con la Film Foundation di Martin Scorsese, a promuovere il restauro di Kalpana 1948 di Uday Shankar che sarà presentato nel 2012 nella sezione Cannes Classic e a fondare, nel 2014, su sollecitazione di una leggenda del cinema indiano, Amitabh Bachchan, la Film Heritage Foundation (FHF), un’organizzazione no-profit dedicata alla conservazione e al restauro del patrimonio cinematografico indiano.

E’ la trasmissione la stella polare che, da subito, Shivendra segue e, infatti, la prima azione della sua Fondazione sarà una costante politica di formazione che gli consenta di creare una squadra di persone  competenti; per realizzare questo obiettivo costruisce una rete di relazioni internazionali che lo portano diventare membro del Comitato esecutivo della FIAF e di vari comitati internazionali. Assieme alla FIAF ha organizzato nove edizioni itineranti della Film Restoration e Preservation Workshop a Mumbai, Pune, Chennai, Kolkata, Hyderabad e Dehli. Formando oltre 400 aspiranti archivisti provenienti da tutto il sudest asiatico. Alcuni di questi sono oggi, a loro volta, dei formatori

Intanto l’azione della Film Heritage Foundation si amplia e contempla la conservazione del patrimonio cinematografico indiano, il suo restauro, lo sviluppo di programmi educativi interdisciplinari che utilizzano il cinema come strumento educativo, la distribuzione del cinema del patrimonio nelle sale indiane (nell’ultimo anno in 800 sale). La qualità e l’ampiezza del lavoro di Shivendra gli hanno portato un crescente interesse internazionale e il sostegno e la presenza alle iniziative della FHF di Maestri come Christopher Nolan e Wim Wenders che sono diventati suoi sostenitori. Con l’apertura della sua prima sede fisica a Mumbai della Film Heritage Foundation, che accoglierà tutte le collezioni che in questi 15 anni gli sono state donate o ha salvato, oggi l’India non è più un punto di domanda nel mondo degli archivi internazionali.

Per concludere quest’elogio di Shivendra Singh Dungarpur vogliamo ricordare Teesha Cherian, sua moglie, geniale avvocatessa che ha lasciato la sua professione per seguire la passione del marito, diventandone la sua vicedirettrice, strettissima collaboratrice e complice.

Per tutti questi motivi vogliamo consegnare il PREMIO VITTORIO BOARINI 2025 in onore del fondatore della Cineteca di Bologna, creato nel 2022 e attribuito, ogni anno, durante Il Cinema Ritrovato, a personalità internazionali che si sono distinte nella salvaguardia e nella diffusione del patrimonio cinematografico a Shivendra Singh Dungarpur.