TIH MINH – 11. Le Document 29

Louis Feuillade

Scen.: Louis Feuillade, Georges Le Faure. Int.: Mary Harald (Tih Minh), René Cresté (Jacques d’Arthys), Édouard Mathé (Francis Grey), Louis Leubas (Kistna), Georges Biscot (Placide), Lugane (Jane d’Athys), Madame de La Croix (Madame d’Athys), Gaston Michel (dottor Gilson), Emile André (dottor Davesnes), Marcel Marquet (dottor Clauzel), Louis Feuillade (ispettore di polizia). Prod.: S.E.G. – Société des Etablissements L. Gaumont. DCP.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Dopo i trionfi dei suoi quattro grandi serial (Fantômas nel 1913- 1914, Les Vampires nel 1915-1916, Judex nel 1916 e La Nouvelle mission de Judex nel 1917), Louis Feuillade trova una nuova via in un genere che tende a esaurirsi (è stato inaugurato da Victorin Jasset e dal suo Nick Carter nel 1908) e immagina un mondo più aperto, una storia di spionaggio condita di elementi parapsicologici sullo sfondo dell’epopea coloniale. In Tih Minh sono in gioco nientemeno che la distruzione dell’Impero britannico delle Indie e lo sconvolgimento dell’ordine politico planetario… Louis Feuillade, che si diletta di poesia, così si rivolge al proprio pubblico: “Pubblico che di drammi senza parole ti compiaci / Ti offriamo oggi in tutto il suo fulgore / Tih Minh, romanzo d’amore e d’avventure audaci / Del quale Apollo fu lo stampatore / Ecco un bel libro d’immagini / Che il sol di primavera animerà / Potrai senza dover girare le pagine / Contemplarle al cinemà”. La formula del feuilleton c’è sempre, Tih Minh sarà accompagnato da dodici episodi pubblicati tutti i giorni in forma letteraria su “Le Petit Parisien”. Altra grande novità, il personaggio centrale ed eponimo del film è interpretato da una giovane eurasiatica, Mary Harald, già filmata da Feuillade nel suo Vendémiaire del 1918. L’attrice sorregge il film alla maniera delle grandi dive italiane di cui il cinema sarà ghiotto nel decennio successivo. La sua presenza e il mistero che la circonda (e probabilmente l’amore che le porta Feuillade) ispirano al cineasta visioni pre-surrealiste che conquisteranno un seppur reticente Louis Delluc. Tutte buone ragioni per riscoprire questo capolavoro sconosciuto.

Pierre Philippe 

Copia proveniente da

Restaurato nel 2020 da Gaumont in collaborazione con CNC - Centre National du Cinéma et de l’image animée presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata