THE WINNING OF BARBARA WORTH

Henry King

Sog.: dal romanzo omonimo (1911) di Harold Bell Wright. Scen.: Frances Marion, Rupert Hughes. F.: George Barnes, Gregg Toland (assistente). M.: Viola Lawrence. Scgf.: Carl Oscar Borg. Int.: Ronald Colman (William Holmes), Vilma Bánky (Barbara Worth), Gary Cooper (Abe Lee), Charles Lane (Jefferson Worth), Paul McAllister (l’indovino), E.J. Ratcliffe (James Greenfield), Clyde Cook (Tex), Jack Montgomery (il padre di Baby Peggy). Prod.: Samuel Goldwyn, Inc.. 35mm. D.: 95’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La qualità della ricostruzione documentaria di The Winning of Barbara Worth è così alta da porre il film al livello di altre epopee western del muto come I pionieri (1923) e Il cavallo d’acciaio (1924). Ma quei film erano ambientati nell’Ottocento, mentre questa è un’epopea del Novecento. Che sorpresa vedere diligenze e carri che solcano il deserto lasciandosi alle spalle una Ford Model T in panne!
Il film guarda con disincanto miracoli moderni come il sistema di irrigazione dell’Imperial Valley; agli investitori furono promessi profitti così sconvolgenti che per tenere sotto controllo la manodopera non si esitò a ricorrere alla malavita. La storia raggiunge il suo climax con la ricostruzione della catastrofica inondazione che seguì lo straripamento del fiume Colorado determinando la creazione del Lago Salton. Gli effetti speciali di Ned Mann (principalmente modelli in miniatura) sono eccezionali, e la scena è di un realismo sconvolgente. Henry King e il location manager Ray Moore trovarono gli scenari perfetti nel deserto Black Rock del Nevada. Lo scenografo Carl Oscar Borg progettò le tre cittadine che dovevano essere costruite nel deserto e la Western Pacific Railroad realizzò un binario per raggiungere la nuova città di Barbara Worth in Nevada (chiamata Barba nel film) e costruita sul modello di El Centro in California. Una vasta tendopoli ospitava le comparse e furono allestiti un centro ricreativo, una mensa e un panificio. Dai sessanta metri di profondità di un pozzo appositamente scavato, salì in superfice un getto d’acqua calda che servì ad alimentare bagni e docce. Tuttavia secondo King la troupe patì difficoltà maggiori di quelle vissute dai pionieri di Imperial Valley. Le feroci escursioni termiche – si passava dai cinquanta gradi diurni al gelo notturno – erano accompagnate da trombe d’aria. Una di queste distrusse gran parte della città-set di Kingston, causando danni per 10.000 dollari. Che vi piacciano o no i western, The Winning of Barbara Worth è un film essenziale.

Kevin Brownlow

Copia proveniente da

Per gentile concessione di Park Circus e The Library Trust del Samuel Goldwyn Jr. Family Trust