THE GOOD FAIRY

William Wyler

Sog.: dall’omonima pièce di Ferenc Molnár. Scen.: Preston Sturges, Hans Kraly. F.: Norbert Brodine. M.: Daniel Mandell. Scgf.: Charles D. Hall. Mus.: Heinz Roemheld. Int.: Margaret Sullavan (Luisa Ginglebusher), Herbert Marshall (Dr. Max Sporum), Frank Morgan (Konrad), Reginald Owen (Detlaff), Eric Blore (Dr. Metz), Alan Hale (Maurice Schlapkohl). Prod.: Carl Leammle Jr. per Universal Pictures Corp. 35mm. D.: 98’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Preston Sturges trasse da una commedia romantica di Ferenc Molnár (un successo a Broadway con Helen Hayes nel ruolo della protagonista) questo film avvincente costruito su misura per la regina del botteghino Margaret Sullavan. L’innocente Luisa è appena uscita dall’orfanotrofio quando l’impresario Alan Hale le offre un lavoro di maschera nel cinema più sontuoso di Budapest (in realtà il Pantages Theater di Hollywood). Per sottrarsi alle attenzioni indesiderate dell’industriale Frank Morgan, la giovane si inventa un marito pescando dall’elenco telefonico un nome a caso, quello di Herbert Marshall, un avvocato in difficoltà.
Pare che nelle prime fasi della lavorazione Sullavan si scontrasse continuamente con il regista: formatasi a Broadway, l’attrice era confusa e irritata dal fatto che Wyler le facesse rifare ogni scena decine di volte. La tregua fu raggiunta solo otto settimane dopo l’inizio delle riprese, quando Wyler e Sullavan si sposarono. Ma era troppo tardi per salvare il contratto di Wyler che, seppur legato a Laemmle da una lontana parentela, fu sganciato dallo studio per poi trovare nel giro di pochi mesi un impiego a lungo termine (e non poche candidature all’Oscar) con Samuel Goldwyn.

Dave Kehr

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