The Fireman

Charles Chaplin

Scen.: Charles Chaplin, Vincent Bryan. F.: Frank D. Williams. Scgf.: E.T. Mazy. Int.: Charles Chaplin (pompiere), Edna Purviance (la ragazza), Lloyd Bacon (suo padre), Eric Campbell (capo dei pompieri), Leo White (padrone della casa che brucia), Albert Austin, John Rand, James T. Kelley, Frank J. Coleman (pompieri). Prod.: Charles Chaplin per Lone Star Mutual. Pri. pro.: 12 giugno 1916 DCP. 2 bobine / 2 reels.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

All’interno del processo di creazione di una comicità puramente cinematografica che Chaplin avvia e completa nei suoi mesi alla Mutual Company, The Fireman rappresenta per certi versi l’ultimo passo indietro prima del grande balzo in avanti. Non privo di gag e di trasposizioni esilaranti, The Fireman presenta una marcata esuberanza parodica, mentre è quasi del tutto assente l’approfondimento della critica sociale. In tal senso è stato più volte accostato alle comiche del periodo Essanay: “Si tratta del capolavoro del genere – scrisse Jean Mitry – una danza burlesca perfetta. E benché non apporti nulla di nuovo nell’ordine dei valori umani – humour, ironia – limita ogni proprio orizzonte e trova in sé il suo fine, conquista il suo equilibrio, per l’appunto, il compimento perfetto del primo stadio chaplinesco, della commedia buffa, della farsa, della caricatura gestuale con tutti i segni, ma qui più oscuri e nascosti, che hanno caratterizzato qualche capolavoro della Essanay”. Si percepisce in The Fireman una certa volontà di assecondare e compiacere il pubblico. A questo proposito, esattamente cinquant’anni dopo l’uscita del film, nel corso di una lunga intervista rilasciata a Richard Meryman, Chaplin ricordò una lettera di un ammiratore del Midwest che gli rimproverava di essere diventato schiavo del suo pubblico chiosando con un “Il pubblico, Signor Chaplin, ama essere fatto schiavo”. Chaplin confessò che quella lettera ebbe un forte impatto su di lui e che la tenne sempre presente negli anni a venire.

Copia proveniente da

Restaurato nel 2013 da Fondazione Cineteca di Bologna presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata in collaborazione con Lobster Films e Film Preservation Associates