QUESTA È LA VITA (episodio Marsina stretta)

Aldo Fabrizi

T. int.: Of Life and Love. Sog.: dalla novella omonima di Luigi Pirandello. Scen.: Aldo Fabrizi. F.: Giuseppe La Torre. M.: Eraldo da Roma. Scgf.: Peppino Piccolo. Mus.: Carlo Innocenzi, Armando Trovajoli. Aiuto regia: Paolo Bianchi, Sergio Leone, Cesare Olivieri, Salvatore Rosso. Int.: Aldo Fabrizi (prof. Fabio Gori), Lucia Bosè (Angela), Walter Chiari (Andrea), Luigi Pavese (colonnello), Carlo Romano (Carlo Migri), Lauro Gazzolo (amministratore), Ada Dondini (signora Migri). Prod.: Fortunia Film. 35mm. D.: 43’. Bn.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La regia di Fabrizi, grande comico con ambizioni autoriali che ha affermato più efficacemente nella trilogia della Famiglia Passaguai che nei film più ‘buonisti’, è qui di una scioltezza e di una maturità che regge benissimo il confronto con gli altri episodi di Questa è la vita, quattro racconti pirandelliani, dovuti a Soldati (con Bassani ad assisterlo), a Zampa (con Brancati – e con Totò) e Giorgio Pàstina. La rivolta del piccolo borghese pavido umanista, favorita dall’irritazione per la ‘marsina stretta’ che deve indossare come testimone di nozze, somiglia a quella di Pensaci, Giacomino ma è più aspra, aggredisce regole e convenzioni che hanno logorato anche la sua vita. Fabrizi trasforma il racconto in un atto unico: un crescendo, un’esplosione, e poi la vittoria finale del buonsenso, anzi dell’amore, sugli opportunismi e gli egoismi borghesi. Il confronto con il ‘buonismo’ del suo personaggio in Prima comunione di Zavattini e Blasetti va a tutto vantaggio di Marsina stretta.

                                                                                                                                                           Goffredo Fofi

Copia proveniente da