QUELQUE PART QUELQU’UN

Yannick Bellon

Sog. e scen.: Yannick Bellon; F.: Georges Barsky; M.: Janine Sée; Mu.: Georges Delerue; Su.: Daniel Ollivier; Ingegnere Su.: Alain Sempé, Raymond Adam, Pierre Gamet, Jacques Pie- trobelli; Ass. R.: Monique Oubraham, Jean-François Detré, Colette Batifoulier, Hélène Bernardin; Int.: Loleh Bellon (Raphaële), Roland Dubillard (Vincent), Christine Tsingos (Christine), Hugues Quester (Emmanuel), Hélène Dieudonné (Germaine), Paul Villé (Albert), Hélène Bernardin (Anne), Claude Lévy-Strauss (se stesso), Jacques Alric, Didier Chereau, Etienne Dirand, Michel Robin; Prod.: Films de l’Equinoxe 35mm. L.: 2685 m. D.: 98’.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Lo stile del film è coerente al soggetto. Questi destini intuiti di sfuggita, queste piccole musiche di vita che per un istante emer- gono dal frastuono per perdersi subito nella folla, queste pulsioni “unanimi”, non potevano essere rinchiusi in una struttura narrativa tradizionale. Lo stile del film e la sua costruzione si sono imposti nello stesso momento dell’elaborazione del soggetto. È un film che non si può raccontare. Senza storia, senza inizio, senza centro, senza fine. È un film che potrebbe non finire mai. Il mio ultimo ricordo – terribile – di Quelque part quelqu’un, in occasione di una proiezione pubblica, è quello di un film tutto rosa, un fatto sorprendente per delle immagini di cui si è sottolineato l’aspetto piuttosto buio. La copia era completamente virata e ho saputo in seguito che anche l’internegativo era in cattivo stato.

Intervista a Yannick Bellon a cura di Eric Leroy

Copia proveniente da

Restauro eseguito nel 1999 in collaborazione con Les Films de l’Équinoxe (Yannick Bellon) presso il Laboratorio Neyrac a partire dal positivo originale 16mm